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Economia

Crisi, CNA: "Se resta tutto chiuso 4.000 imprese modenesi a rischio defalut"

L'analisi dell'associazione di categoria prevede un rischio di perdita del lavoro per 10.000 addetti. Finora una ditta su cinque ha attivato gli ammortizzatori sociali

Se l'emergenza coronavirus proseguirà fino a fine giugno, "ci aspettiamo il default di 4.000 imprese modenesi, con 10.000 posti di lavoro a rischio. Non sono solo numeri nostri, sono cifre che nascono anche da studi di società di consulenza piuttosto prestigiose". Il dato certo, in ogni caso, è che "più di un'azienda su cinque ha attivato ammortizzatori sociali: significa che il 20% delle imprese già oggi manifesta preoccupanti cali di lavoro, se non addirittura fermi, ed è un numero che è destinato ad impennarsi nei prossimi giorni". Lo segnala Cna a Modena, per iniziativa del suo presidente Claudio Medici. 

I punto è che ci si attende di più dal Governo: "I 25 miliardi messi in campo- osserva Papotti- rappresentano un'indispensabile misura per sostenere famiglie, lavoratori e imprese, ma non saranno comunque sufficienti. I segmenti economici che rischiano di piu' sono quelli più diffusi: lavoro autonomo e piccole imprese, la spina dorsale della nostra economia, in particolare quella del territorio". 

Auspicando altre misure di sostegno, "ad esempio non il mero spostamento ma quantomeno la parziale cancellazione di imposte che stanno maturando su redditi solo presunti", il presidente Cna avvisa: "E' necessario che, a crisi finita, gli enti locali attuino una massiccia serie di piccoli investimenti assegnati ad imprese locali, nel rispetto del codice degli appalti, che per lavori fino a 350.000 euro prevede che i Comuni possano chiedere preventivi alle imprese che vogliono".

(DIRE)

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