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Terre d'Argine: situazione grave per l'occupazione giovanile

Il CNA ha analizzato i dati relativi al territorio modenese ed è emerso che l'occupazione giovanile è particolarmente in crisi nelle Terre d'Argine. Per aiutare la situazione è necessario puntare sulle nuove tecnologie

Da un’indagine condotta dall’Ufficio Studi di CNA emerge che nell'Area Terra d'Argine la situazione occupazionale giovanile è la più grave del modenese. Rispetto ad altri territori della provincia, l’area di Carpi è stata quella dove l’occupazione si è mantenuta più omogenea, quella in cui gli sbalzi tra la profonda depressione del 2009 e la piccola ripresa del 2011 sono stati più limitati. Infatti, se dal 30 giugno 2009 al 30 giugno 2010 l’occupazione era cresciuta appena del 2,1%, nell’anno successivo è diminuita del 6,4%, in modo sensibilmente inferiore a quanto accaduto nel resto della provincia, dove il calo mediamente è stato del 9,7%. I più colpiti dalla riduzione dell'occupazione sono gli under 30: erano il 22,4% della forza lavoro al 30 giugno 2009 e sono appena il 18,8% - meno di uno su cinque – alla stessa data di quest’anno. A fronte del calo dei giovani aumenta notevolmente l’incidenza della middle class (anagrafica) dei lavoratori, mentre rimangono sostanzialmente stabili gli over 50.

Con un'occupazione sempre meno verde, del tutto logico che scendano anche i contratti di lavoro più tipicamente giovanili, quelli di apprendistato (che nell’Area Terre d’Argine si attestano all’8,9% contro una media provinciale del 10,2%) e i contratti a tempo determinato, che sono appena il 3,8% (contro il 5,9% modenese). Un valore, quest’ultimo, decisamente basso e che testimonia una complessiva tenuta nell’area della cosiddetta “buona” occupazione.
Il CNA ha elaborato delle proposte a tal proposito: in primo luogo occorrono interventi anticiclici a sostegno dell’economia. Quindi attenzione a stimolare soprattutto le nuove tecnologie come la green economy, un comparto che presuppone un’occupazione particolarmente giovane, e l’Ict e magari delle attività legate alla meccanica aereonautica, a proposito delle vicende che riguardano l’aeroporto di Fossoli. Occorrerebbe poi sostenere e facilitare la costituzione di nuove imprese giovanili, in quanto la cosiddetta auto imprenditorialità può svolgere un ruolo importante nell’occupazione giovanile. CNA auspica infine in tempi brevi la conversione in legge del Testo Unico sull’apprendistato, già approvato dal Consiglio dei Ministri, che rappresenta un importante passo avanti per restituire a questo strumento di ingresso al lavoro dei giovani il grande valore che merita.

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