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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Castelfranco Emilia

Cgil a difesa dei lavoratori Codess: "Lavori 6 mesi e pagati 4"

La Cgil ha aperto una discussione riguardo la TAM della Codess. Si tratta della Tassa di ammissione a fondo perduto che i lavoratori dovrebbero pagare per entrare come soci nella cooperativa

All'inizio del 2014 il sindacato Fp/Cgil aveva sollevato la questione della TAM, cioè la Tassa di ammissione a fondo perduto che i lavoratori della cooperativa Codess Sociale sono costretti a pagare, pena la mancata assunzione. Codess Sociale è una cooperativa di Padova che gestisce strutture socio-assistenziali in tutta Italia e nella nostra provincia a Formigine e Castelfranco

Riguardo all'argomento Fp/Cgil dichiara: "I lavoratori assunti da Codess, indipendentemente dalla durata e dalla tipologia di contratto a cui sono sottoposti, sono obbligati a diventare soci della cooperativa. Questo obbligo si traduce non solo nel versamento della quota sociale, cosa pienamente legittima. Ma comporta anche l'obbligo di versare somme a fondo perduto per oltre 1.500 euro, cosa che la Fp/Cgil ha già contestato fortemente, ottenendo la restituzione delle somme indebitamente versate".

In risposta alla prima denuncia della Fp/Cgil nel febbraio-marzo 2014, Codess aveva dichiarato con un comunicato stampa: "Per evitare il protrarsi di polemiche non avrebbe più associato i lavoratori assunti nel modenese, assumendoli come semplici dipendenti". Maro Bonaccini segretario Fp/Cgil aveva affermato: "Solo patetica propaganda per cercare di salvare la faccia, tale pratica continua infatti in maniera imperterrita anche più di prima, non solo nei confronti dei lavoratori assunti a tempo indeterminato, ma anche e sopratutto nei confronti di apprendisti e lavoratori a tempo determinato”. 

Il sindacato spiega: "Un lavoratore neoassunto associandosi alla cooperativa sottoscrive infatti una quota di adesione pari a 3.000 euro, un contributo a fondo perduto per l'assunzione denominato TAM pari a 1.000 euro, un contributo a fondo perduto chiamato “Fondo di potenziamento aziendale” che varia dal  2% al 4% della retribuzione mensile, un ulteriore contributo a fondo perduto chiamato “Fondo di solidarietà” pari allo 0,3%. Inoltre è costretto a regalare alla cooperativa i primi due giorni di lavoro, ovvero non vengono retribuiti". Infatti Bonaccini continua dicendo: “Questa serie di gabelle (e non sono le uniche) sono indispensabili per poter lavorare. Si può vedere come siano sempre più onerose le trattenute a fondo perduto per i lavoratori assunti. A lasciare ulteriormente esterrefatti è che allo stesso trattamento sono sottoposti lavoratori apprendisti e a tempo determinato". 

Una politica aziendale assolutamente ingiusta e irrispettosa dei lavoratori – aggiunge Alessandro De Nicola della Fp/Cgil - Ricordiamo che gli apprendisti sono lavoratori sotto-inquadrati che percepiscono una retribuzione ridotta, mentre i lavoratori a tempo determinato hanno contratti di lavoro che raramente superano i sei mesi. La FP CGIL ha assistito lavoratori a tempo determinato che in sei mesi di lavoro hanno versato alla cooperativa 1.600 euro a fondo perduto, ricevendo una retribuzione mensile netta di circa 800 euro. In pratica su 6 mesi di lavoro è come se avessero “lavorato” due mesi gratis! Lavori 6 mesi, ma sei pagato per 4 mesi!"
 

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