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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Riapertura del commercio, Confesercenti Modena: "previsioni deludenti nel Decreto Rilancio"

Confesercenti Modena dà un giudizio positivo sulla riapertura, ma ne critica le modalità previste dal cosiddetto "Decreto Rilancio": poca liquidità e troppa burocrazia, poco efficaci le misure prese nel settore del turismo

Confesercenti Modena commenta la riapertura del commercio -prevista in Emilia-Romagna per lunedì 18 maggio- con soddisfazione, ma ne critica duramente le modalità di esecuzione. 

“Va finalmente nella giusta direzione l’annunciata riapertura, di commercio al dettaglio, ristorazione, parrucchieri ed estetiste, accogliendo così le nostre sollecitazioni, avanzate anche tramite la petizione promossa da Confesercenti Emilia Romagna" si apre così, con una nota di positività, il commento di Mauro Rossi, Presidente di Confesercenti Modena. Rossi continua chiedendo che le proposte di Confesercenti relative ai protocolli sulla sicurezza vengano recepite celermente in modo da "poter coniugare la salute pubblica con la possibilità di fare impresa", perchè "se non si farà subito chiarezza un’impresa su quattro potrebbe essere costretta a non ripartire per non trovarsi alle prese con restrizioni tali da rendere anti-economico lo svolgimento dell’attività e con il timore di incorrere in sanzioni” .

Rossi sostiene infatti che i provvedimenti di apertura, ad oggi, rimangano insufficienti: “le nostre attività necessitano di importanti misure di sostegno che, purtroppo, non trovano ancora risposta nei provvedimenti del Governo. Il nostro giudizio, da un primo esame delle misure previste dal cosiddetto DL Rilancio, infatti, non può che essere negativo: tanti crediti d’imposta ma pochissima liquidità. Per affitti e affittanze d’azienda le procedure appaiono complicate e i rimborsi decisamente insufficienti. Sugli ammortizzatori in area lavoro - che stante le enormi difficoltà sono utilizzati da oltre il 70% delle imprese associate – sono previste ulteriori burocrazie e vincoli decisamente assurdi. Nel concreto troppo pochi gli interventi a favore delle PMI, considerato che sia i provvedimenti in merito all’Irap che gli indennizzi a fondo perduto, proporzionali alle dimensioni aziendali, favoriscono prevalentemente le imprese più strutturate. Ed è scandalosa, anche a fronte degli assurdi ritardi nell’erogazione dei finanziamenti, la mancata proroga a fine anno delle imposte dirette IRES e IRPEF che, a saldo 2019 e in acconto 2020, rimangono previste in scadenza a giugno”.

Amarezza nelle parole del presidente di Confesercenti Modena anche per quanto riguarda le "deludenti" misure adottate nel settore del turismo: “è il settore economico che per primo ha sofferto l’impatto della pandemia e quello che, con tutta probabilità, si riprenderà per ultimo: pochissime risorse e un Tax Credit che, così strutturato, rischia di non essere affatto efficace. E’ probabile che molte piccole imprese siano spazzate via dalle conseguenze economiche di questa emergenza e da provvedimenti inadeguati ad affrontarla”. 

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