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Economia

Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico, Mariangela Grosoli confermata Presidente

Il triennio 2022-2025 all’insegna della continuità: un riconoscimento al lavoro svolto che conferma valorizzazione e tutela del prodotto e della denominazione come priorità per il futuro

Nell’Assemblea che si è svolta ieri a Modena, i soci si sono espressi in modo unitario riconfermando tutti i membri del precedente mandato, a riconoscimento del grande lavoro svolto in questi anni dal Consiglio e dalla struttura consortile. Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP si compone quindi per i prossimi tre anni con Bellei Stefano, Brabant Valéry, Federzoni Sabrina, Grosoli Mariangela, Mazzetti Cesare, Ponti Giacomo, Claudio Stefani, Toschi Francesco e Zini Enrico. Nel Collegio Sindacale riconfermati Tiberio Bonvicini (Presidente), Cecchini Giorgio (membro effettivo), Claudio Vellani (membro effettivo), Salardi Francesco (supplente) e Foschi Maria Grazia (supplente). In seno a predetto Consiglio è poi arrivata la riconferma alla Presidenza del Consorzio di Mariangela Grosoli.  

“Alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni a livello globale – ha affermato Mariangela Grosoli – la conferma della fiducia del Consiglio alla mia Presidenza è per me un attestato di stima di grande valore. Ho sempre lavorato per rappresentare gli interessi del territorio e del mondo dell’Aceto Balsamico e mi impegno nel continuare a farlo, con il supporto di una grande squadra che anche nel momento più difficile della nostra storia recente ha continuato a dare il massimo per far sì che nessuno restasse indietro. Ogni attività condotta dal Consorzio in merito a tutela, promozione e valorizzazione della denominazione, nonché di informazione al consumatore continuerà a rappresentare una priorità, soprattutto per combattere i sempre più frequenti fenomeni di contraffazione e di Italian Sounding. Rispetto a qualche anno fa, l’e-commerce ha preso decisamente piede e la nostra attenzione oggi non è più rivolta soltanto ai prodotti a scaffale ma anche  quell’immensa vetrina che è il web”. 

Il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena è uno dei più rappresentativi a livello nazionale, stabilmente nella Top 5 delle Indicazioni Geografiche più significative del Made in Italy agroalimentare, il primo in assoluto se si parla di esportazioni, con oltre il 92% del prodotto certificato esportato in circa 120 Paesi di tutto il mondo. Nel corso dell’ultimo anno, esso ha segnato un traguardo storico, quello dei cento milioni di litri certificati, equivalenti ad un +11% a volume della produzione rispetto all’anno precedente. Una riconferma che ha quindi una doppia importanza: essa giunge infatti in coda a due anni particolarmente delicati per il settore, con le produzioni delle imprese medio-piccole in buona parte influenzate dall’incertezza dei mercati in periodo di pandemia.  

La gestione della problematica è stato uno dei punti fermi dello scorso mandato del Consiglio e il fatto che nonostante le difficoltà si sia riusciti a traguardare l’obiettivo dei cento milioni di litri certificati è un segnale di estrema importanza per l’Aceto Balsamico di Modena IGP. Che in un momento in cui le relazioni internazionali sono rallentate e in alcuni casi si sono arrestate ha dimostrato di avere le capacità di saper reagire e guardare al futuro con fiducia. 

Il nuovo triennio 2022-2025 del Consiglio e della Presidenza del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena si presenta dunque all’insegna della continuità, con la conferma di fatto dell’indirizzo politico e le strategie a suo tempo individuate: valorizzazione del prodotto e tutela della denominazione in primis. A tal proposito, importante è stato infatti l’impegno profuso per giungere ad una soluzione della delicata questione slovena, che da mesi interessa la denominazione e che ha trovato ampia sponda a livello istituzionale, sia a livello locale che nazionale. Con il Ministero delle Politiche Agricole e le Commissioni Agricoltura delle due Camere del Parlamento in prima linea per portare la questione all’attenzione delle sfere competenti a livello comunitario.  

Nel medesimo contesto si è affrontata la tematica della riforma del sistema delle IG in atto in Commissione Europea e di cui è relatore il Presidente del Comitato Scientifico di Qualivita ed Europarlamentare On. Paolo De Castro. La “Revisione dei sistemi delle Indicazioni Geografiche (IG) dell’UE per i prodotti agricoli e alimentari, i vini e le bevande spiritose” è una iniziativa prevista per rafforzare le produzioni agroalimentari e vitivinicole DOP, IGP, STG, i vini aromatizzati e le bevande spiritose IG. In effetti, dall’analisi del primo testo di riforma dei regolamenti comunitari attualmente in vigore emergono tanti elementi positivi, purtroppo, però, la proposta contiene anche diversi aspetti fortemente problematici che suscitano, anche in seno al Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, non poche perplessità. Nella discussione assembleare sono stati evidenziati in particolare: la confusa normativa in materia di gruppi di produttori, la riduzione della tutela reale di DOP e IGP attraverso l’ampliamento dei termini generici e una riduzione della portata del concetto di evocazione. “Questa impostazione generale – afferma il Direttore Federico Desimoni – che tocca aspetti fondamentali dell’attuale sistema comunitaria evidenzia la necessità di un lavoro di adeguamento e di revisione della prima proposta che dovrà coinvolgere i Consorzi e le loro associazioni unitamente agli altri organi istituzionali coinvolti nella decisione finale”.

 

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