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Economia

Consumi, la spesa dei modenesi per i beni durevoli è scesa del 10%. Ma è prima in Italia

Secondo l’Osservatorio Findomestic la regione è comunque la seconda in Italia per livello di spesa con 2.795 euro a famiglia. A Modena spetta comunque il primato nazionale con 3.082 euro. Rimini fanalino di coda con una perdita del 13,4%

Con una perdita di 700 milioni di euro, i consumi di beni durevoli in Emilia Romagna fanno segnare nel 2020 una perdita del 10,9%, superiore alla media nazionale (-10,3%) e tra le più alte del Paese, come rileva l’Osservatorio Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia. Il passivo è determinato in particolare dal crollo del mercato dell’auto, che ha visto sfumare 587 milioni tra nuovo (-18,9%) e usato (-13,5%). Anche il comparto dei motoveicoli risulta in forte contrazione (-13,8%). L’andamento negativo non risparmia i mobili (-12,4%) e la telefonia (-2,5%).

Nell’anno della pandemia gli unici settori in espansione sono quelli legati alla trasformazione della casa in chiave tecnologica: elettronica di consumo (+5,8%), elettrodomestici (+6,8%) e, soprattutto, information technology (+25,4%). «In regione il mercato dei durevoli scende a quota 5,7 miliardi - commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic -. La spesa media per famiglia è di 2.795 euro, risultato che colloca l’Emilia Romagna al secondo posto nella graduatoria delle regioni italiane, alle spalle solo del Trentino Alto Adige. Il reddito pro capite degli emiliano romagnoli, invece, arretra del 2,2% con una flessione più marcata rispetto alla media nazionale del -1,8%».

«Le province con una dinamica migliore rispetto alla media regionale sono Modena (-10,1%), Bologna (-10,2%), Reggio Emilia (-10,5%), Piacenza (-10,7%) e Ferrara (-10,8%) - sottolinea Bardazzi. Fanno peggio, invece, Forlì-Cesena (-11,3%), Parma (-11,8%), Ravenna (-12%) e Rimini (-13,4%), che registrano un dato negativo più ampio rispetto al dato medio. Sul fronte della spesa familiare, il primato spetta a Modena che, con 3.082 euro, è la provincia d’Italia in cui le famiglie spendono di più in beni durevoli. Seguono Reggio Emilia (2.907 euro), Parma (2.832), Bologna (2.804), Piacenza (2.752), Ravenna (2.743), Ferrara (2.691) e Forlì-Cesena (2.681). L’indicatore si attesta su livelli più modesti a Rimini (2.300 euro), che occupa la 59esima posizione nella classifica delle 107 province italiane».

La provincia di Modena

Nel 2020 il reddito pro capite dei modenesi ha subito una contrazione del 2% slittando a 24.615 euro. I dati dell’Osservatorio Findomestic dimostrano che la spesa per beni durevoli in provincia di Modena è arretrata del 10,1% scendendo a 950 milioni (comunque valore record con 3.082 euro per famiglia).

La parte del leone è toccata all’IT grazie a un’accelerazione del 26,2% che ha spinto il mercato a quota 42 milioni. Bene anche le vendite di elettronica di consumo (+6,7% per 40 milioni) e di elettrodomestici (79 milioni totali e +9,4%, la crescita più ampia in regione). Negativo l’andamento di tutti gli altri comparti, in particolar modo quello dei motori: -17,5% per le auto nuove con una spesa di 244 milioni, -14,9% per le auto usate con un giro d’affari di 272 milioni, -5,7% per i motoveicoli con un fatturato di 15 milioni. Tra i flop anche mobili (-10,8% per 197 milioni complessivi) e telefonia (-1% per 72 milioni).

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