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Scontro con gli edicolanti, Coop si appella al “così fan tutti”

Coop Estense replica alle proteste alle accuse di concorrenza spietata e sleale mosse dai titolari delle edicole e chiama in ballo i concorrenti della grande distribuzione che hanno aperto punti vendita ormai da anni

Coop Estense non ci sta. Dopo i ripetuti attacchi subiti dalle associazioni sindacali degli edicolanti, addirittura scesi in piazza sotto il Municipio di Modena, il colosso della grande distribuzione emiliana interviene per esprimere la propria posizione in merito alla scelta di proporre giornali e riviste nella propria rete di supermercati.

“È con una certa amarezza – scrive la cooperativa – che prendiamo atto di una dura campagna che sembra vedere in noi il principale avversario, quando la scelta di estendere questa offerta viene adottata ben dopo altre insegne della distribuzione modenese, ben dopo l’entrata in vigore della legge che ha liberalizzato il settore, ed in presenza di altre e diverse modalità di vendita alternative alle edicole”.

Coop chiama perciò in causa tutta la concorrenza, sottolineando come la presenza di edicole in punti vendita di insegne quali Conad, Esselunga e Famila sia già da anni una realtà consolidata nel territorio ed è segno di una domanda specifica. Domanda che anche Coop Estense ha deciso di soddisfare estendendo questo servizio dai pochi punti vendita in cui lo ha sperimentato con successo ad altre strutture di Modena e provincia. Come a Sassuolo, dove Coop ha avviato la vendita di giornali da pochi giorni, quando Conad, Esselunga e Famila la effettuano già da anni. Anche a Castelnuovo da almeno 5 anni un negozio Conad propone questa attività, che Coop ha avviato nelle scorse settimane. La grande distribuzione è poi attiva con questa vendita anche in comuni dove Coop Estense ancora non ha aperto edicole. Come a Campogalliano, dove Conad effettua il servizio da almeno 4 anni e Carpi, dove la vendita di giornali è da più di 5 anni effettuata sia da Famila che da 2 negozi Conad.

Legittimamente, Coop Estense spiega che ogni nuova opportunità capace di aumentare la qualità della propria offerta, nell’ottica di una impresa sempre più attrattiva e quindi in grado di crescere salvaguardando i propri livelli occupazionali, rappresenta una strada da percorrere. “Proprio per questo chiedere oggi limitazioni ad una possibilità di vendita garantita dalla legge, e per di più alla sola Coop Estense, risulterebbe penalizzante nei confronti di migliaia di Soci a cui si imporrebbe di effettuare altrove acquisti che potrebbero fare nella loro Coop, di cui sono i proprietari”. Secondo Coop, infine, questa parziale liberalizzazione, tra le altre cose, agevola e stimola l’accesso alla stampa, nel rispetto del diritto all’informazione e garantisce una pluralità che è condizione necessaria per l’apertura di un’edicola all’interno di un punto vendita Coop Estense.

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