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Economia Concordia sulla Secchia

CPL chiede clemenza alle banche, proposta moratoria di sei mesi

La coop di Concordia chiede agli istituti di credito una moratoria - il cosiddetto 'standstill' - al fine di permettere l'adeguata gestione dei flussi finanziari". L'esclusione dalla white list pesa come un macigno

Cpl Concordia chiede una moratoria alle banche di sei mesi. L'esclusione dalla white list prefettizia per le vicende giudiziarie di Ischia sta pesando oltremodo e, nonostante qualche rassicurazione recente anche da parte dell'azienda, la liquidità si conferma un punto delicato. La richiesta, per ora, riguarda i finanziamenti a medio-lungo termine. Oggi nella sede nazionale di Legacoop a Bologna si è tenuta una riunione tra i vertici della coop modenese e i creditori finanziari "al fine di fornire un'adeguata informativa sullo stato del gruppo e sull'evoluzione delle attività poste in essere dai nuovi vertici aziendali", riporta la stessa cooperativa in una nota.

Cpl ha assicurato la volontà di continuare "speditamente" nel processo di riorganizzazione rispettando gli interessi degli stakeholders coinvolti. "Pur in un contesto di grande fiducia- continua Cpl- nei confronti delle attività della cooperativa, testimoniata dai nuovi vertici aziendali, ai fini del completamento della revisione dei business aziendali e dell'emissione del nuovo piano industriale, pesa l'esclusione dalla 'white list' relativamente ai lavori pubblici". E tale esclusione, finchè durerà, "non permetterà una completa valutazione sulle attività future del gruppo", segnala l'azienda. Cosi', "nel perdurare di queste incertezze, è stata avanzata al sistema finanziario una richiesta di moratoria- il cosiddetto 'standstill'- al fine di permettere l'adeguata gestione dei flussi finanziari". La richiesta, dice Cpl, "riguarda esclusivamente le quote capitale dei finanziamenti a medio lungo termine contratti dal gruppo e prevede, nel suo periodo di vigenza (sei mesi), l'integrale corresponsione degli interessi maturati".

In sostanza, si tratta di un accordo di sospensione vera e propria tra le banche e Cpl che, dunque, non intende procedere al rimborso ma chiede su questo di non passare alle vie legali. Negli accordi di standstill, infatti, l'obiettivo è proprio quello di non compromettere definitivamente il recupero anche parziale del prestito concesso.

Intanto, per il 30 giugno a Concordia è attesa un'assemblea dei soci di Cpl per fare il punto della situazione. Dal ministero del Lavoro, intanto, si attendono sempre sviluppi per insediare finalmente un tavolo e iniziare ad entrare nel vivo degli ammortizzatori sociali: inizialmente era arrivata ai sindacati una convocazione non formale per lo stesso 30 giugno, ma poi da Roma nessuno si è più fatto vivo.

(DIRE)

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