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Economia Mirandola

Schizza la disoccupazione nella Bassa, +17% in tre mesi

La Cisl si incontra nel cratere in vista di un convegno delle sigle sindacali riunite. Ballotta: “Sappiamo che non tutto procede come vorremmo. Sulla ricostruzione l’importante è che si proceda insieme e non in ordine sparso”

Alla fine del primo trimestre 2013 al Centro per l’impiego di Mirandola erano iscritte 1.856 persone immediatamente disponibili al lavoro, 276 in più degli iscritti al 31 dicembre 2012. In soli tre mesi i disoccupati nella Bassa Modenese sono aumentati del 17,46%, contro il dato provinciale del +3,89%, vale a dire dai 12.795 senza lavoro al 31 dicembre 2012 ai 13.293 al 31 marzo scorso.

Numeri significativi che, uniti alla crescita della cassa integrazione, tracciano un quadro desolante del mercato del lavoro nei territori colpiti dal sisma. I dati sono forniti dal segretario provinciale della Cisl, William Ballotta, che ha riunito stamane i delegati e i vertici del sindacato a Mirandola. “Sono numeri che preoccupano in un quadro di grande incertezza anche per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in deroga, perché il finanziamento preventivato dal Governo risulta ancora insufficiente e non tiene conto del peggioramento della situazione occupazionale”, ha dichiarato a margine lo stesso Ballotta. 

Per questo la Cisl insiste da tempo sulla proposta di un “patto di comunità” e, insieme a Cgil e Uil, sostiene la necessità di concertare le scelte da compiere e monitorare l’andamento degli interventi. “Chiamiamolo osservatorio, tavolo o coordinamento: sulla ricostruzione l’importante è che si proceda insieme e non in ordine sparso – ha detto Ballotta – Ribadiamo quanto affermato in passato: la ricostruzione deve offrire l’occasione per ridisegnare l’intero territorio, non solo le zone colpite dal sisma. Al primo posto c'è il lavoro e, quindi, la ripartenza del tessuto produttivo e dei servizi, ma subito dopo aggiunge che occorre anche riprogettare il welfare locale, tutelare la cultura e l’identità dei nostri paesi, garantire la legalità e la sicurezza nei cantieri”.

“In questi giorni i media nazionali esaltano l’Emilia che non si arrende e riparte, ma noi sappiamo che non tutto procede come vorremmo. Per questo è necessario un ulteriore sforzo comune di progettualità che – ha concluso il segretario provinciale della Cisl – permetta alla nostra comunità di costruire tutti insieme un nuovo futuro di benessere e prosperità”.

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