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Economia

Crisi: cala dell'8% il consumo nei bar e nei ristoranti

Bar e ristoranti perdono 8 punti percentuali nei consumi dal 2010, l'1,4% solo nell'ultimo trimestre. In calo anche pause pranzo e aperitivi. I locali restano, comunque, i primi centri di aggregazione giovanile e degli over sessanta

Consumi in diminuzione di oltre 8 punti , queste sono le percentuali  preoccupanti che si registrano nei bar e nei ristoranti di Modena. La difficile situazione economica ha indotto ad un cambio in taluni casi netto delle abitudini. Questi locali restano il principale luogo d’incontro ma si riducono le quantità, “un piatto di pasta, o un secondo. Ma difficilmente si va oltre alle due portate” si sente dire da diversi ristoratori e baristi.

I ricavi di questi locali si sono ridotti del -1,4% nel primo trimestre dell’anno, ma ancora più inquietante notare il cambiamento nei consumi dal 2010 ad oggi, pari al 8,5% nei bar e del 7,9% nei ristoranti. Questo studio presentato da FIEPET-Confesercenti sottolinea, inoltre,  come si sia ridotta la spesa per la pausa pranzo (-3,5%), per l’aperitivo (-2,7%) che fino a non poco tempo fa rappresentava una concreta boccata d’ossigeno e perdono terreno persino cappuccino e cornetto mattutini (-3,3%).

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i pubblici esercizi modenesi continuano a rappresentare uno dei luoghi di aggregazione più importanti per i giovani tra i 18 ed i 25 anni (46,6%) e per gli ultra sessantenni (38,9%), mentre per gli altri – poco meno del 15% - resta soprattutto un luogo in cui consumare.

Anche i modenesi come il resto degli italiani – precisa Gianfranco Zinani presidente di FIEPET-Confesercenti Modena - continuano a stringere la cinghia per far quadrare il bilancio a fine mese. E lo fanno anche sacrificando qualche pranzo, cena o aperitivo e persino il rito della colazione la mattina al bar. Il nostro settore che fino ad oggi ha tenuto di fronte alla spending review familiare. Cerchiamo e facciamo il possibile per fidelizzare la clientela attraverso la qualità, il rapporto qualità/prezzo e senza fare mai mancare estro e creatività. Uno sforzo a tutti gli effetti, dato il periodo di crisi che necessiterebbe, riteniamo, di sostegno e supporto adeguati, vista e considerata anche la strategicità del settore per l’economia del territorio”.

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