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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Crisi, ecco come si muove l'economia illegale nel Modenese

Franco Zavatti, coordinatore legalità e sicurezza Cgil regionale: "Tanti i segnali di crescente illegalità nel mondo dell'impresa: dalla fuga dal modello spa alla proliferazione delle srl, passando per le coop spurie". Ecco i casi due di aziende che tendono a svilupparsi in un pieno regime di autocontrollo accostandosi sempre di più alla malavita

La crisi si combatte con l’illegalità. Logicamente non è così ma sembra essere questo l’”andazzo” preso dalle aziende in Italia. La denuncia viene da Franco Zavatti, Cgil Modena-coordinatore legalità e sicurezza Cgil regionale. “Dalla fuga dal modello S.p.a. e proliferazione delle S.r.l. a responsabilità limitata alla moltiplicazione delle coop spurie. E ancora, crescita degli "affitti" d'azienda o di rami di imprese in crisi, perché poi in caso di fallimento c'è già chi ha riservata la prelazione d'acquisto. Crescita di imprese registratesi on line in Camera di Commercio, in capo a nomi inesistenti, o con l’obbiettivo minimo di totale evasione fiscale, o addirittura perché potrebbe entrarci la malavita organizzata. Crescita dei subappalti non più "tradizionali" per pezzi di attività, bensì irregolari e per l'intera commessa, con moltiplicazione delle partite Iva”. Dunque le aziende tendono a svilupparsi in un pieno regime di auto controllo, svincolandosi dalla legalità economica e accostandosi invece all’economia malavitosa. Zavatti riporta l’esempio di due situazioni che descrivono tali tendenze nella nostra realtà locale.

Esistono, infatti, aziende che utilizzano lo strumento del "concordato preventivo", non per uscire dalla crisi ma per non pagare i creditori. Questo comporta una facile uscita di scena dell’azienda che è libera di ripartire libera da ogni debito pregresso. “Il Decreto Sviluppo del 2012 ha aggravato queste scappatoie ed il nuovo Parlamento deve intervenire”. Il secondo caso riguarda una Società carpigiana che è passata da attività di commercio ad holding che controlla varie società operanti nei settori più disparati: abbigliamento, materie prime, meccanica, moda etc. di queste società controllate, fanno parte ex imprese in crisi, che hanno licenziato i dipendenti. All’interno di questa società carpigiana, dichiara Zavatti, “ci sono soci modenesi e reggiani, ucraini e cubani, Sindaci e Consiglieri di Sorveglianza, Revisore legale, Presidente del Collegio dei Sindaci -effettivi e supplenti - tutti di Manfredonia nel foggiano, e chissà come faranno ogni tre mesi a compiere tutte le complesse verifiche di contabilità e controllo, obbligatori per legge”. Contemporaneamente, ben due imprese S.r.l. della holding vanno a risiedere a Lisbona in Portogallo, mantenendo però l'Amministratore a Modena e, pare, anche il centralino telefonico perché facendo il numero portoghese può capitare che rispondano dalla sede di Carpi”.

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