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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Piazza Grande

Crisi economica: sono 121 le attività chiuse in centro storico

Confocommercio lancia l'allarme sulla situazione critica in cui versa il centro città, ma per l'assessore Pini sono di più le attività che hanno aperto rispetto a quelle che hanno chiuso. Critico il consigliere Pdl Leoni

Sono 121 i locali commerciali ed artigianali che non ospitano più alcuna attività in centro storico a Modena. Lo rende noto Confcommercio dopo un'indagine, parlando in un comunicato di "situazione critica, in particolare in alcune vie, per affrontare la quale lanciamo all'Amministrazione comunale la proposta di istituire un tavolo di discussione partecipato dalla proprietà immobiliare, che elabori azioni mirate. Spicca negativamente - si legge nella nota - la situazione nel quadrante nord del centro, dove sono addirittura 60 gli immobili vuoti". "Si tratta di una situazione che preoccupa - commentano Amedeo Faenza ed Alberto Crepaldi, presidente e segretario Confcommercio zona di Modena - resa certamente più pesante dalla crisi economica in corso. Ad incidere, però, sono soprattutto i costi degli affitti commerciali, nonché l'accessibilità al centro".

"Condivido pienamente le preoccupazioni manifestate da Confcommercio sul numero considerevole di 'serrande chiuse' anche se, pur in questi anni di crisi, almeno dal punto di vista quantitativo sono state di più le serrande alzate ovvero i negozi che hanno aperto, rispetto a quelli che hanno cessato l'attività - dichiara Graziano Pini, assessore alle Politiche economiche del Comune di Modena - Trovo buona l'idea di un tavolo permanente, che peraltro già esiste, con le quattro associazioni di categoria e che possiamo estendere anche ai proprietari degli immobili, ma forse è ancor meglio la decisione che abbiamo preso, assieme alle associazioni, di puntare sui piani di riqualificazione commerciale, offrendo incentivi a nuove aperture e sostegno alla riqualificazione in diverse zone della città".

Per Pini, la ricerca di Confcommercio Modena rappresenta "un esempio, anche se non l' unico, di una collaborazione virtuosa tra Comune e associazioni che prosegue da oltre due anni". Secondo il consigliere comunale e regionale del Pdl Andrea Leoni, "il cuore della città sta vivendo ormai da anni una vera e propria agonia. Se già oggi sono addirittura 121 i locali vuoti in centro, mi chiedo cosa avverrà quando entrerà in vigore il piano della sosta voluto dalla giunta Pighi. L'allargamento della zona a Ztl, la trasformazione dell'area a tariffazione anche nelle aree lontane dal centro, la pedonalizzazione di piazza Roma e piazza Sant'Agostino e l' installazione di altri city pass daranno la mazzata finale al commercio e al centro storico. Di fronte ad una prospettiva del genere mi chiedo chi avrà il coraggio di aprire la propria attività in centro".

(ANSA)

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