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Economia

2013, annus horribilis per il comparto costruzioni

Rischia di giungere ad un epilogo drammatico anche la situazione della Coop Icea di Castelfranco, che si appresta ad una procedura fallimentare, dopo aver tentato un concordato preventivo e prima ancora una rinegoziazione del debito

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Diverse e complesse sono le situazioni di crisi che si stanno concentrando in questo primo semestre del 2013. Siamo stati facili profeti, spesso inascoltati, quando da almeno due anni a questa parte, abbiamo denunciato il pericolo di implosione di un intero comparto, quello delle costruzioni, a Modena. Rischia di giungere ad un epilogo drammatico anche la situazione della Coop Icea di Castelfranco, che si appresta ad una procedura fallimentare, dopo aver tentato un concordato preventivo e prima ancora una rinegoziazione del debito, che non è andata a buon fine, perchè giudicata non credibile da un paio di banche con le quali la cooperativa aveva contratto mutui. I lavoratori hanno deciso in queste ore di attuare un presidio permanente davanti ai cancelli della cooperativa in via Mascagni, 8 a Castelfranco Emilia. Il confronto con la proprietà dovrà ripartire su come dare risposta ai soci e lavoratori ancora in forza alla cooperativa, circa 70, che stanno esaurendo gli ammortizzatori sociali e che sono in credito di diverse mensilità non pagate dalla coop dall'inizio di questa crisi.

Al confronto chiederemo l'impegno dell'insieme del movimento cooperativo per  una ricollocazione di questi lavoratori e sulle azioni possibili per tutelare le risorse investite dai soci nella coop. Parallelamente, per quanto garantiti da garanzie fideiussorie, vi sono anche clienti della cooperativa che avevano affidato soldi alla coop per l'acquisto di appartamenti che vedono sfumare il proprio acquisto. I cantieri, fermi da mesi, rischiano di ammalorarsi irrimediabilmente, causando anche un danno patrimoniale ulteriore alla cooperativa. Vanno trovate le modalità per salvaguardare questo patrimonio attraverso un ulteriore impegno della Lega delle cooperative e delle aziende cooperative del settore.

A noi pare che, in questa fase di carenza di lavoro - innumerevoli sono le aziende che stanno facendo ricorso alla cassa integrazione - cantieri avviati che avevano già acquirenti, debbano essere portati a termine, recuperando così anche risorse per tutelare meglio i creditori della Cooperativa Icea. Questa impresa cooperativa, che nel corso degli anni ha operato anche attraverso proficue collaborazioni con gli Enti locali del proprio territorio di riferimento, rappresenta un patrimonio che occorre fare il possibile per salvaguardare, anche attraverso una verifica attente delle cause che hanno portato a questo stadio. 

Al netto di responsabilità eventuali di precedenti gestioni, che vanno appurate, rimane un debito di riconoscenza del territorio nei confronti di questa cooperativa che ha operato per lo sviluppo delle comunità interessate alla sua azione imprenditoriale. Occorre che anche questa storia non venga dimenticata e che la solidarietà, nei confronti dei soci di questa cooperativa si esprima anche da parte degli Enti locali e della politica nel suo insieme che negli anni hanno intrattenuto rapporti con questa cooperativa storica del territorio modenese.

Sauro Serri, segretario sindacato edili Fillea/Cgil  Modena
Domenico Chiatto, segretario sindacato edili Filca/Cisl Modena

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