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Economia

Regali di Natale, le prime statistiche dei commercianti modenesi

Lievi incrementi per ora, tra i generi alimentari, abbigliamento di alta qualità e nelle profumerie. Tengono pranzi e cene al ristorante.  In calo la vendita di smartphone. “Auspichiamo consolidamento acquisti; situazione MPMI commercio non facile”

Alimentare. Facendo la dovuta precisazione che il bilancio in questo settore si chiuderà il 9 gennaio e che ad oggi la rilevazione riguarda soprattutto l’acquisto di prodotti che diventano strenne a tutti gli effetti, l’andamento, rispetto al 2016 risulta al momento altalenante. Mentre c’è chi segnala già lievi aumenti (5% e oltre), è la stabilità a predominare, mentre c’è chi accusa flessioni – anche del 4% - causa la concorrenza della GDO. Tra i prodotti richiesti, i tipici della nostra tradizione: parmigiano reggiano, aceto balsamico, lambrusco ed anche zampone e cotechino. Forte poi l’interesse e le prenotazioni per la pasta fatta artigianalmente, in particolare tortellini.

Media distribuzione. Andamento stabile anche in questo caso. Ad essere preferita è l’alta qualità dei prodotti alimentari - pandori, panettoni, cotechini e zamponi – al posto della quantità, discapito di prodotti dal costo medio. Stesso discorso per il banco della gastronomia e della frutta e verdura. Cala l’acquisto di pesce e prodotti ittici in generale – crollo del 50% in un supermercato del quartiere Madonninna a Modena Città – come pure dei vini costosi italiani e stranieri. Anche in questo caso però si tratta di dati parziali.

Ristoranti. Come per l’ambito alimentare per gli esercizi della ristorazione vale la medesima premessa. Ad oggi comunque molti esercenti intervistati si sono mostrati soddisfatti dell’andamento di questo periodo. Aumentano pranzi e cene nei giorni festivi e prefestivi (tra amici e famigliari) e sono stabili con tendenza all’incremento rispetto all’anno passato, le cene natalizie aziendali e le prenotazioni a riguardo. Menù generalmente quello della tradizione e la pizza, meno portate a base di pesce.

“Si tratta di un primo bilancio – sostiene Mauro Rossi, presidente di Confesercenti Modena – e ancora molto parziale. L’auspicio è che possa consolidarsi anche con qualche incremento più sostenuto. I segnali cautamente ottimistici che si registrano tra i consumatori per il prossimo Natale ci portano a nutrire qualche speranza in più per le feste. E questo perché, la situazione non è del tutto rosea. Come anche certificato dall’Istat, i consumi hanno subito negli ultimi periodi uno stop rilevante. Dopo il rimbalzo positivo di settembre, ad ottobre le vendite, a livello nazionale, sono calate, registrando la peggiore frenata dell’anno. Nei primi 10 mesi infatti, nonostante la bassa inflazione, la dinamica è rimasta negativa anche in volume (-0,7%), la ripresa al momento è intercettata solo dalle aziende che esportano, mentre continua a rimanere al palo la domanda interna. Lo scenario generale rimane comunque preoccupante, soprattutto per gli esercizi di vicinato. E senza un Natale positivo che riesca ad invertire la tendenza, sarà difficile che il 2017 del commercio si chiuda in attivo.”

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