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Economia

Consumi natalizi con il segno più in provincia, Modena in chiaroscuro

Nel capoluogo, il trend oscilla tra lo stabile e una lieve flessione specie per il settore extralimentare. Soffrono le attività situate in zone ormai desertificate dal punto di vista commerciale. Prodotti alimentari di qualità i più venduti, bene pranzi e cene al ristorante

Elettronica di consumo ed elettrodomestici. Sostanzialmente stabile con qualche punta di incremento anche del 5%. Tablet, tv interattive e qualche pc sono i prodotti finiti sotto l’albero dei modenesi. Meno smartphone su cui pesano le offerte delle compagnie telefoniche e meno lavatrici, frigoriferi e lavastoviglie. Anche in questo settore, resta comunque forte la concorrenza delle vendite online e della GDO: si è sentita in particolare l’apertura di una nuova grande superficie di vendita in città.  

Libri. Vendite in aumento, specie in provincia con percentuali rispetto al 2016, che hanno lievitato anche del 15%. Il libro resta tra i regali preferiti e graditi. Tra i volumi più scelti, best seller, libri di narrativa e per ragazzi. Tra le novità Dan Brown, Fabio Volo e Bruno Vespa. Flessione invece per libri costosi e lettori digitali.

Giocattoli. Lieve incremento delle vendite anche in questo settore. Bene le costruzioni, i giochi educativi e le bambole interattive. Da segnalare il successo dei droni: non una novità, ma al centro delle richieste di molti ragazzi già a partire dalle ultime classi delle scuole elementari. È calata la richiesta di peluches.

Gioiellerie. Andamento sulla scia della stabilità. Molto venduti i prodotti di alta bigiotteria, grazie anche al traino di marche sempre più note, come del resto di articoli da regalo, gioielli compresi, in argento. Molto bassa la richiesta di oggetti costosi. 

Alimentare. L’avvio nel segno della stabilità ha ceduto il passo negli ultimi dieci giorni che hanno anticipato il Natale, ad un aumento delle vendite anche con incrementi del 10% rispetto al 2016. E nonostante la concorrenza della GDO a prevalere è stata la ricerca dell’alta qualità. Tra i prodotti più richiesti e venduti, i tipici della nostra tradizione: parmigiano reggiano, aceto balsamico, lambrusco ed anche zampone e cotechino, pasta fatta artigianalmente, in particolare tortellini. Quindi pandori, panettoni e torte realizzate in pasticceria. C’è poi chi ha scelto come strenna cesti di frutta e chi anche piatti pronti, sempre tradizionali, da consumare nei giorni di festa.

Media distribuzione. Significativo l’aumento anche in questo caso dovuto ad un numero di acquisti maggiore e concentrato a ridosso del Natale. Ad essere preferita anche qui, è stata l’alta qualità degli alimentari - pandori, panettoni, cotechini e zamponi, vini costosi italiani e generi alimentari ricercati – al posto della quantità e a discapito di prodotti dal costo medio. Stesso discorso per il banco della gastronomia e della frutta e verdura. Positivo in generale quindi il trend che ha caratterizzato queste strutture in tutta la provincia con aumenti che hanno oscillato nel periodo in esame, rispetto al 2016, tra l’8 e il 10%. Crollo invece degli affari per una sola delle attività in esame, nel quartiere Madonnina a Modena, che ha pagato la forte concorrenza dovuta all’apertura di nuove strutture di vendita.

Ristoranti e bar. Sono aumentati pranzi e cene nei giorni festivi e prefestivi (tra amici e famigliari), come pure, rispetto all’anno passato (in certi casi l’incremento è stato tra il 10 e il 15%), le cene natalizie aziendali e i servizi catering all’interno delle aziende medesime. Menù generalmente quello della tradizione e la pizza, meno le portate a base di pesce. Stabili ed in certi casi in flessione le consumazioni al bar, fatta eccezione per l’aperitivo.

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