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Economia

Crescono differenziata e recupero, i numeri del rapporto Hera

Presentata a Ecomondo la quinta edizione del report “Sulle tracce dei rifiuti”: dati e mappe per scoprire dove va a finire la raccolta differenziata, che nel modenese è già arrivata a quota 57,8%

Tracciare la filiera del riciclo, dare garanzie sull’effettivo recupero dei rifiuti, rendere chiaro il processo che si attiva grazie allo sforzo dei cittadini nel fare la raccolta differenziata. Sono questi gli obiettivi di “Sulle tracce dei rifiuti”, il report con cui il Gruppo Hera illustra ogni anno i dati sull’effettivo avvio a recupero dei rifiuti raccolti in modo differenziato. 

Le mappe delle aziende della green economy che recuperano: 191 impianti, di cui 5 nel modenese 
Sulle tracce dei rifiuti si presenta quest’anno in una versione tutta nuova, con 8 mappe, una per ogni materiale raccolto con la differenziata, che permettono di scoprire quali e dove sono i principali impianti che si occupano del recupero finale dei rifiuti. 
In totale gli impianti di recupero coinvolti sono ben 191, di cui 47 collocati nel territorio servito dal Gruppo Hera e, in particolare, 5 nel modenese (in prevalenza impianti di recupero della plastica): attraverso l’impegno nella raccolta differenziata da parte dei cittadini alimentano il settore della green economy dedicato al recupero. 

Del ferro non si butta via niente, del verde e del legno quasi nulla
Dall’analisi dei dati, anche quest’anno verificati dall’ente di certificazione indipendente DNV-GL, si nota subito che il materiale che si può recuperare totalmente è il ferro: se ne raccolgono 2,3 kg per abitante e il 100% viene reimmesso sul mercato o trasformato per il riuso nelle industrie metallurgiche o nelle acciaierie. Anche del verde si recupera tantissimo: nel 2013 nel territorio gestito da Hera il 96,6% di sfalci e potature hanno trovato nuova vita negli impianti di compostaggio producendo fertilizzanti e terricci o, in misura minore, in impianti a biomasse producendo energia rinnovabile. Il legno è stato recuperato per il 97,3% (sui 18,1 kg raccolti per abitante) ed è servito a produrre pannelli, cippato o pellet. La plastica, in particolare, viene recuperata all’87% (nel 2012 era all’84,9%), mentre il recupero della carta viaggia ora intorno al 93,8% (sui 61,6 kg raccolti per abitante). L’organico si attesta al 91,5% (con 48 kg annuali per abitanti), il vetro al 94,1%. Infine, i metalli come gli imballaggi in alluminio, acciaio e banda stagnata, al 94%.

Raccolta differenziata del Gruppo al 54% nei primi 9 mesi del 2014, a quota 57,8% nel modenese
Il miglioramento della percentuale di rifiuti recuperati è legata anche ai buoni progressi della raccolta differenziata: nelle province dell’Emilia-Romagna servite da Hera il dato ha già raggiunto nei primi 9 mesi del 2014 il 54%, in aumento di oltre un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2012 e di oltre 10 punti percentuali sopra la media nazionale (43,3%). 
Nel territorio modenese a settembre 2014 la raccolta differenziata è arrivata al 57,8%, in lieve miglioramento rispetto ai risultati dello stesso periodo del 2013 (57,5%).

Risparmio fino a 24 euro all’anno in bolletta
Lo scorso anno nel territorio servito da Hera la spesa per il servizio di igiene urbana di una famiglia media di 3 persone in una casa di 80 mq è stata di circa 236 euro. Grazie a una raccolta differenziata di qualità, è stato stimato per il 2013 un risparmio di circa 24 euro per famiglia, pari al 10% della bolletta. La legge prevede, infatti, che dai costi del servizio di raccolta differenziata, che vanno a comporre le tariffe, vengano detratti sia i contributi che gestori e Comuni ricevono dal Conai (Consorzio nazionale imballaggi) sia i ricavi derivanti dalla vendita del materiale. Nel 2013 i ricavi ottenuti dal Conai e dalla vendita dei materiali sono stati pari 23,6 milioni di euro, utili a coprire il 25% dei costi per raccolta e recupero di carta e cartone, vetro, plastica, lattine, legno e ferro. 

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