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Economia

Segnalazioni di sospetti evasori, i Comuni modenesi tra i più virtuosi d'Italia

La nostra regione in cima alla graduatoria nazionale per quanto riguarda le iniziative di segnalazione che permettono di far rientrare il denaro degli evasori direttamente nelle casse dell'ente locale. Tra il 2008 e il 2016 recuperati 37 milioni su 100 a livello nazionale

I Comuni dell'Emilia-Romagna finora hanno sfruttato al meglio "il Protocollo stipulato con l'Agenzia delle entrate che prevede segnalazioni qualificate, da parte del Municipio, di evasori sospetti, col 'vantaggio' di recuperare nelle casse comunali il 100% degli importi incassati grazie alle verifiche dell'Agenzia nazionale". Infatti, scrive in una nota diffusa dalla Cgil di Modena il coordinatore regionale per la Legalità e la sicurezza del sindacato, Franco Zavatti, dalle elaborazioni appena concluse sui dati relativi al periodo 2008-2016 "confermano l'Emilia-Romagna al primo posto nazionale, con 186 Municipi, su un totale di 331, che in questi anni hanno prodotto segnalazioni qualificate contro evasori sospetti". 

Nel dettaglio, i Comuni hanno prodotto "31.731 segnalazioni su un totale nazionale di 93.693, vale a dire il 33,8%, con un ristorno incassato dalle amministrazioni di ben 36,39 milioni, rispetto ai 100,86 del totale nazionale". La performance migliore è quella dei "38 Comuni sui 47 della provincia di Modena, con 6.342 segnalazioni e un incasso totale di 10,3 milioni", seguiti dai 38 su 55 della provincia di Bologna, che "hanno segnalato 4.585 volte e incassato 8,63 milioni", dai 26 Comuni reggiani su 42, con "4.471 casi inviati e 5,9 milioni di ristorno". Più indietro Rimini (3.687 segnalazioni e 3,18 milioni incassati), Forli' (2.624 segnalazioni e un incasso di 3,58 milioni), Ravenna (3.675 segnalazioni per 1,64 milioni incassati), Parma (3.352 segnalazioni e 1,29 milioni incassati) e Ferrara (1.137 segnalazioni e un incasso di 946.213 euro), mentre Piacenza chiude la classifica con "1.858 segnalazioni e 0,84 milioni di incasso".

Alla luce di questi dati, la Cgil sottolinea che "le entrate più virtuose, con incassi superiori al milione ciascuno, si sono registrate in sei Comuni medio-piccoli, ma più impegnati a segnalare, come Cesena, Formigine, Castel San Pietro, Mirandola, Soliera e Carpi", aggiungendo che questi "ottimi risultati confermano la necessità di andare oltre, nell'interesse collettivo". Questo, afferma la Cgil, va fatto "in primis spingendo i tanti Comuni che ancora non lo fanno, o lo fanno troppo poco, ad organizzare i propri uffici e personale dedicato per osservare gli immancabili fenomeni di economia irregolare presente nei loro territori". 

E proprio "per lavorare meglio, anche sindacalmente, su questo sacrosanto obiettivo", il sindacato fa sapere di "aver chiesto dati più specifici e dettagliati all'Agenzia delle entrate", che pero' finora non li ha concessi, motivo per cui Cgil e Ficiesse hanno presentato "un ricorso congiunto". In particolare, conclude il sindacato, sarebbe utile "sapere, in ogni territorio, quante segnalazioni sono state realmente esaminate, quante vanno in porto, quante invece risultano cestinate per insufficienza di dati, e quante non vengono vagliate".

(DIRE)

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