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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Export, numeri in flessione nel secondo trimestre per le imprese modenesi

Modena guadagna una posizione nella graduatoria delle province esportatrici. Prometeia prospetta una ripresa già a partire dal prossimo anno

Il secondo trimestre 2020 registra una caduta delle esportazioni modenesi, lo indicano i dati diramati dall’Istat ed elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena. La fase di lockdown ha influito in maniera negativa affossando le esportazioni che registrano un valore di 2.429 milioni di euro e una contrazione pari al -22% rispetto al primo trimestre 2020. Per trovare un valore così basso è necessario risalire al primo trimestre 2011.

L’andamento congiunturale del primo trimestre 2020 (-7,1%) ha mitigato il risultato semestrale. Nei primi sei mesi del 2020 Modena ha esportato merci per 5.540 milioni, un valore inferiore del -16,6% rispetto al corrispondente semestre 2019; più contenuta la perdita a livello nazionale (-15,3%) e quella dell’Emilia-Romagna (-14,2%).

Gli ultimi scenari previsivi rilasciati a luglio da Prometeia indicano tuttavia una ripresa delle vendite estere già nel 2021. Dopo il risultato negativo del 2020 stimato in un -18,1%, è prevista una crescita del +12,7% nell’anno successivo.

La comparsa della pandemia rimescola la classifica delle maggiori province esportatrici italiane: un segnale positivo è che Modena non ha perso posizioni, anzi ha confermato la propensione all’export salendo dal nono all’ottavo posto, dietro a Firenze. Analizzando la top-ten troviamo la provincia di Bologna che sale al quinto posto, mentre rimane invariato il primato della provincia di Milano (-14,5%), seguita a distanza da Vicenza e da Torino al terzo posto.

In regione Modena è sempre seconda per valore assoluto di export con il 19,5% delle esportazioni regionali, tuttavia viene distaccata sensibilmente da Bologna che registra un un decremento semestrale più contenuto (-13,6%), e raggiunge il 24,3% dell’export regionale. Le province della regione che hanno risentito maggiormente del lockdown sono state Rimini (-26,6%), Reggio Emilia (-19,5%) e Ferrara (-18,7%), mentre Parma (-1,1%) e Piacenza (-5,7%) hanno mostrato cali tendenziali molto più contenuti.

Tornando ai dati della provincia di Modena, uno sguardo ai principali settori di attività indica forti perdite per il tessile-abbigliamento (-23,4% nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019), per i mezzi di trasporto e il loro indotto (-21,6%) e le macchine e apparecchi meccanici (-20,3%). Il settore ceramico ha contenuto i danni mostrando una flessione del -11,9%, così come il biomedicale (-7,8%). La contrazione minore si registra nel settore agroalimentare (-4,8%).

Considerando le diverse aree geografiche di destinazione delle vendite estere, si assiste ad un forte rallentamento dell’Unione Europea a 15 paesi che perde il -15,9% rimanendo tuttavia di gran lunga lo sbocco principale dell’export modenese (48% del totale). Anche gli ultimi 13 paesi entrati nella UE mostrano una consistente flessione: -12,2%.

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