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Economia

Piccole imprese modenesi nel segno della stabilità, riprende respiro il mercato interno

Aumenta il peso degli ordini nazionali. Tempi di pagamento a 95 giorni. L’analisi dell’Ufficio Studi di CNA Modena

Malgrado le attese per un ridimensionamento della fase di crescita, rimangono buone le prospettive per le piccole e medie imprese modenesi, stando ai dati dell’analisi dell’Ufficio Studi di CNA Modena su dati della Camera di Commercio. 
I numeri, infatti, parlano di un consolidamento dei principali parametri, a cominciare dalla produzione, con un outlook stabile per l’81% degli imprenditori intervistati ed un calo sia degli “ottimisti” che dei pessimisti. 

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Più contrastate, invece, le valutazioni rispetto al fatturato: anche in questo caso la maggioranza si esprime per la stabilità (69,2%), ma aumenta la percentuale di imprenditori che si attendono una crescita (uno su cinque) e scende all’11,5% quella di coloro che temono una contrazione.

A livello settoriale, i segnali positivi arrivano un po’ da tutti i settori, compreso il tessile-abbigliamento. Meritano di essere segnalati i numeri della metalmeccanica, il comparto più importante dell’economia territoriale. In questo caso, la percentuale delle imprese che si attendono una situazione stabile raggiunge l’88,2%. Un campanello di allarme arriva dagli ordini esteri: qui il campione si divide essenzialmente da chi si attende una stabilità di questi ultimi (il 52,9%), mentre due imprenditori su cinque ritengono più probabile una contrazione. Del resto, la pandemia prima e la guerra poi sembrano avere avviato un processo di reshoring che vede un aumento del peso degli ordini interni rispetto a quelli esteri. Queste attese sono giustificate anche dal clima di incertezza che si respira in Germania, uno dei più importanti clienti delle nostre imprese. Il comparto meno dinamico sembra essere quello agroalimentare, anche perché è stato quello che meno ha subito gli effetti della pandemia.

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Un dato negativo arriva invece dai tempi di incasso, che superano ormai i 95 giorni, mentre si attesta al 15,3% la percentuale delle imprese che prevedono investimenti. Decisamente più positiva è la rilevazione sull’andamento dell’occupazione, stabile per l’84,6% del campione, in aumento per l’11,5% e in diminuzione solo per il 3,9% degli intervistati.

“Il fatto che la stragrande maggioranza degli imprenditori, malgrado una situazione politica mondiale assolutamente precaria e le elezioni alle porte, preveda una stabilità economica va valutato senz’altro positivamente, anche perché il portafoglio ordini, contrariamente a quanto avveniva tempo fa, è di media durata. Si sta anche assistendo – energia a parte - ad una leggera contrazione dei prezzi delle materie”, si legge nella nota di CNA.
 

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