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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Zona Fiera / Via Tacito

Dopo il passaggio di proprietà la Edis lascerà Modena, scatta lo sciopero

Prima la cessione alla Cartotecnica Sinigaglia, poi il dimezzamento del personale, infine la delocalizzazione. Cgil sul piede di guerra per le sorti dell'azienda di Cittanova

Lo scorso lunedì al sindacato Slc-Cgil ed alla Rsu della Edis di via Tacito sono arrivate le raccomandate con cui la direzione aziendale ha sancito ufficialmente la volontà di trasferire la sede aziendale da Modena, a Villa Marzana, in provincia di Rovigo. La Edis, storica azienda modenese di lavorazione ed imbustamento di figurine, sta attraversando il periodo più travagliato della sua attività. Dopo aver avuto più di cento dipendenti (in prevalenza manodopera femminile), la Edis era stata ceduta nel 2016 alla Cartotecnica Sinigaglia, di proprietà dell’omonima famiglia, azienda operante nello stesso settore e concorrente dell’azienda modenese, con sede in provincia di Rovigo. 
Già nei primi mesi del 2017 la Edis aveva dovuto subire una drastica riduzione di personale che aveva sostanzialmente dimezzato la forza lavoro.

I dipendenti rimasti, ad oggi sono 38, sempre con una prevalenza di manodopera femminile molto marcata, e si sono visti annunciare il trasferimento dal 2 gennaio 2019, a più di 100 chilometri di distanza. "Grave sarebbe la perdita di un’altra realtà imprenditoriale storica a Modena, ma ancora peggio sarebbero le conseguenze dal punto di vista sociale. Non è infatti pensabile che sia possibile per tante lavoratrici e lavoratori, con figli piccoli, familiari da accudire, ed una vita consolidata a Modena pensare di trasferirsi a questa distanza", commenta il sindacato.

Fino ad oggi tutte le richieste avanzate dal sindacato Slc-Cgil e dalla Rsu aziendale di attivare percorsi di ammortizzatori sociali e di ricercare soluzioni che non comportino lo sradicamento dal territorio, sono state inascoltate. L’assemblea riunitasi ieri, ha quindi deliberato lo stato di agitazione ed un pacchetto di iniziative, che comincerà con un primo sciopero di due ore di tutte le maestranze, nella giornata di domani giovedi 8 novembre. Dalle ore 11 alle ore 13 si terrà un presidio davanti alla sede aziendale.

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