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dimezzato il numero di aziende agricole in italia negli ultimi 30 anni

A Reggio Emilia un convegno dell’Unione Europea degli Assicuratori fa il punto sulle complesse normative per le imprese del settore agroalimentare e su come gestirne al meglio i rischi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Negli ultimi 30 anni le aziende del settore agricolo si sono dimezzate (-48%), dai 3,133 milioni del 1982 agli 1,621 milioni del 2010. Il tasso di "mortalità" più elevato (-84%) si è registrato a Belluno (da 14.591 a 2.381) e La Spezia (da 17.029 a 2.786) mentre Lecce è risultata l'unica provincia in controtendenza (+4%, da 68.415 a 71.060).

Questi dati sono stati illustrati da DAS, compagnia del gruppo Generali specializzata nella tutela legale, durante il convegno all'Università di Modena e Reggio su "Una corretta gestione dei rischi nella filiera agro-alimentare come tratto distintivo e fattore di sviluppo", organizzato da UEA "Unione Europea Assicuratori" e Gruppo Agroalimentare di Unindustria Reggio Emilia.

In Emilia Romagna il calo delle imprese agricole tra 1982 e 2010 è stato del 57%, da 171.482 a 73.466, con punte del 67% a Parma (da 21.709 a 7.141) e del 63% a Piacenza (da 17.214 a 6.354) e Reggio Emilia (da 20.740 a 7.772). Il tasso di mortalità aziendale è risultato piuttosto elevato anche nelle altre province: -60% a Rimini (da 10,973 a 4.440), -57% a Bologna (da 25.119 a 10.790) e Modena (da 24.441 a 10.543) e 55% a Ferrara (da 17.073 a 7.747). Il saldo tra imprese aperte e chiuse è risultato fortemente negativo anche nelle province di Forlì-Cesena (-46% da 17.999 a 9.681) e Ravenna (-45% da 16.214 a 8.998).

In questo scenario, che non lascia presagire un grande sviluppo nel settore, è necessario che le imprese agroalimentari del mercato si tutelino da eventuali rischi che potrebbero compromettere la loro attività. E' fondamentale - ha fatto notare l'esperto di DAS durante il convegno - dotarsi di coperture assicurative in grado di proteggere l'intera filiera agroalimentare e in particolare tutelarsi da rischi di natura legale che possono comportare vertenze molto onerose e dagli esiti più che mai incerti.

Il settore agroalimentare non è certamente immune infatti dal rischio di trovarsi coinvolti in procedimenti di natura penale o di essere sottoposti a pesanti sanzioni legate all'inosservanza di norme di legge, in continua e costante evoluzione. Basti pensare a possibili inadempimenti nell'ambito della sicurezza alimentare (Decreto Legislativo n. 193/07), del Testo Unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro (D. Lgs. 81/2008), del Codice dell'ambiente (Decreto Legislativo n. 152/2006) o ancora a violazioni del Decreto 231/01.

"Le sanzioni previste dalle diverse normative di settore, in particolare nell'ambito della 231 - ha detto Pier Marco Giambiasi, responsabile del servizio tecnico di D.A.S - possono mettere a rischio l'attività aziendale fino a farne sospendere definitivamente l'esercizio. Le nostre polizze per le imprese, oltre a garantire un servizio di consulenza e assistenza legale qualificato e il rimborso delle spese legali, peritali e processuali per la difesa, comprendono anche un 'Pacchetto Sicurezza' che offre l'assistenza necessaria per presentare ricorso davanti all'Autorità competente nel caso di sanzioni amministrative di natura pecuniaria e non conseguenti a presunte violazioni di norme di legge".

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