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Coldiretti: "Donne in agricoltura, motore dell'innovazione"

Il 25% delle imprese agricole modenesi è condotto da donne che mediamente risultano più istruite, con un titolo di studio più elevato rispetto ai colleghi maschi. L'intervento di Lorella Ansaloni, responsabile nazionale Donne Impresa Coldiretti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Un quarto delle imprese agricole modenesi è condotto da donne. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Modena, in occasione della Festa della Donna, sui dati dell’ultimo Censimento generale dell’agricoltura secondo il quale in provincia di Modena, su un totale di 9.770 aziende agricole, 2.367 (24,2%) sono a titolarità femminile. Oltre il 70% delle imprese in rosa non supera i 10 ettari di superficie – informa Coldiretti: il 28,8% si attesta sui 2 - 5 ettari, il 23,9% tra i 5 e i 10, al contrario di quelle maschili che vedono una presenza più forte nelle classi di superficie maggiore. Per quanto riguarda il titolo di studio – continua Coldiretti - le donne impiegate in agricoltura sono mediamente più istruite, con un titolo di studio più elevato rispetto ai colleghi maschi: il 6,8 % ha una laurea, contro il 5,1% degli uomini, e il 21,9 % ha un titolo di scuola superiore a fronte del 19,6 % degli uomini. Tra le donne, inoltre, prevalgono nettamente i titoli di studio ad indirizzo non agricolo.

“Purtroppo – sottolinea la modenese Lorella Ansaloni, responsabile nazionale Donne Impresa Coldiretti – i freddi dati del Censimento non fanno emergere la grande vitalità della presenza femminile in agricoltura. La statistica non considera, infatti, le numerose donne che lavorano a tempo pieno in azienda come socie, coadiuvanti o con altre forme di partecipazione". “Negli ultimi anni, invece - continua la Ansaloni - in agricoltura si è registrato un  progressivo aumento della presenza femminile che ha portato un dinamismo particolarmente rilevante nelle attività più innovative e multifunzionali come dimostra il protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi, nelle fattorie didattiche o sociali, nella trasformazione dei prodotti, nell’attenzione all’ambiente e al benessere”. “La capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell'ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere una delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne – conclude la responsabile di Donne Impresa Coldiretti -  e l’ingresso progressivo della presenza femminile nell’agricoltura italiana ha certamente dato un forte impulso all’innovazione che ha caratterizzato il settore”.

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