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Economia

Dpcm di Natale per Rete Imprese Modena il "bicchiere è a metà"

Le associazioni di categoria analizzano le norme e si dicono preoccupate soprattutto per il turismo in Appennino

"Un bicchiere a metà, che per qualcuno può essere mezzo vuoto e per altri mezzo pieno". Così Rete Imprese, il coordinamento tra Cna, Confcommercio, Confesercenti e Lapam, giudica a Modena il Dpcm varato ieri dal Governo

Ad avviso di Rete Imprese, comunque, non mancano di nuovo incongruenze. "I ristoranti potranno rimanere aperti, è vero, ma non sarà certo la possibilità di somministrare pranzi, peraltro sino ad un massimo di quattro persone per tavolo se non conviventi, a consentire loro la ripresa. Anche l'attività alberghiera rimarrà fortemente condizionata dalle limitazioni agli spostamenti, in particolare per ciò che riguarda la montagna, è che uno degli asset principali della nostra offerta turistica. Anche l'obbligo del consumo in camera rappresenta un'indicazione molto severa: i nostri alberghi hanno camere spesso piccole, inadatte a questo scopo. Probabilmente, sarebbe potuto bastare proporre la cena alle 19 con la chiusura della sala alle 22".

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Viene considerata positiva, invece, la possibilità di apertura dei negozi sino alle 21 e quella, per le attività di acconciatura e estetica, di rimanere aperti nei centri commerciali e, in molti Comuni, anche nei giorni festivi. "Dal punto di vista sociale, invece- prosegue Rete Imprese- ci sembra penalizzante la il divieto di limitare ai Comuni di residenza gli spostamenti del 24 e 25 dicembre e 1 gennaio. Probabilmente un'estensione alla provincia o quanto meno ai Comuni limitrofi avrebbe reso il provvedimento più condivisibile. Di certo, auspichiamo un'intensificazione dei controlli per contenere i rischi di una ripresa dei contagi".

(DIRE)

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