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Economia

Lavoro: contestazione solitaria al Ministro Fornero

Nessuna manifestazione di protesta contro il Ministro del Lavoro al Forum Monzani: solo un'iniziativa solitaria di una sindacalista Cobas invitata poi a colloquio dalla stessa Elsa Fornero

Strade occupate, parole grosse, strisiconi, slogan. Ebbene, tutto ciò stamattina non è andato in scena per "accogliere" il Ministro Elsa Fornero, attesa al Forum Monzani per un convegno sulla riforma del lavoro: l'unica voce di dissenso a levarsi al termine dell'intervento della docente piemontese è stata quella di Nicoletta Frabboni, sindacalista Cobas. Dopo avere lanciato quattro sibili con un fischietto, ha urlato al ministro: "Lei odia i lavoratori e le lavoratrici. Lei non ha spinto le imprese ad innovare, lei ha solo punito i lavoratori e le lavoratrici. Lo sa che i lavoratori italiani sono quelli che lavorano di più in Europa? - ha aggiunto - Le imprese senza lavoratori e lavoratrici non esistono". Alle rimostranze della contestatrice, il ministro Fornero ha replicato che "essere arrabbiati non è una bella condizione nella vita, se crede le dedico un quarto d'ora per parlare e discutere. Gli slogan - ha concluso - non aiutano il colloquio". Alla fine, la rappresentante dei Cobas è stata invitata a colloquio.

Per quanto riguarda la riforma del lavoro, invece, il Ministro Fornero ha cercato di spiegare quanto proposto dal Governo Monti: "Nessuno ha la ricetta in tasca - ha detto - Il governo ha cercato un punto di equilibrio, non un compromesso, perché il compromesso è una parola che rimanda al ribasso", varando una riforma "non ideologica ma pragmatica". Parlando sempre della riforma, il Ministro ha poi aggiunto che questa "va valutata in maniera seria prima di giudicarla come una riforma perfetta o da condannare". Nella riforma, "si è cercato un punto di equilibrio per il Paese. Ci si creda o no, questo è stato l'approccio". Cercando, in maniera particolare, di tutelare le fasce più deboli, come quella dei giovani. "Questo è un Paese nel quale - ha sottolineato - le generazioni giovani sono ai margini o escluse dal mondo del lavoro. L'ottica è lavorare per i gruppi più deboli: questo - ha concluso - vuol dire giovani e donne ai margini se non esclusi dal mondo del lavoro". Con la riforma, in materia di ammortizzatori sociali, ha inoltre affermato Fornero, "è stata allargata la tutela: l'Aspi (assicurazione sociale per l'impiego) è un po' più piccola rispetto al sussidio di disoccupazione, più limitata nel tempo" ma viene applicata ad una platea maggiore di lavoratori. Sul fronte degli ammortizzatori sociali, ha infatti aggiunto, "la situazione precedente era inefficiente e insoddisfacente sotto il profilo dell'equità: garantiva principalmente un gruppo definito" di lavoratori, "uomini di una certa età, persone tenute fuori dal mercato del lavoro e in qualche modo assistite anche per dieci anni: questo non andava bene". Pertanto, ha evidenziato il Ministro, "è stata allargata la tutela, l'Aspi è un po' più piccola rispetto al sussidio di disoccupazione, più limitata nel tempo" ma dedicata ad una platea maggiore di persone ed è anche collegata, nel suo essere più limitata nel tempo "al fatto che il lavoratore si dia da fare per trovare nuova occupazione".

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