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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Evasione fiscale, Modena prima in regione per somme recuperate

La nostra provincia e il comune capoluogo in vetta alla classifica delle somme evase al fisco e recuperate grazie alla collaborazione tra Comuni e Agenzia Entrate. Oltre 21 i milioni di maggior imposta accertata, 8,5 i milioni riscossi

La collaborazione tra Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, Anci Emilia-Romagna e Comuni ha permesso di incassare 29,6 milioni di euro, con 5.200 accertamenti realizzati e un’evasione accertata di circa 88 milioni di euro. Un risultato in crescita in cui il territorio modenese recita – nel bene e nel male – il ruolo di assoluto protagonista.

Nella nostra provincia infatti è stata registrata la cifra record di 21.151.273 euro di maggiore imposta accertata: tra i comuni spiccano Modena, Carpi e Mirandola. A fronte di questi accertamenti da parte dei Comuni, la provincia modenese guida anche la classifica delle somme effettivamente recuperate e riconsegnate dagli evasori ai Comuni stessi: 8.459.523 euro. Proprio Modena Capoluogo guida la graduatoria regionale, seguita da Formigine, Finale Emilia, Carpi e Mirandola, che superano anche altri capoluoghi della regione.

L’ambito nel quale si registrano più segnalazioni è quello della “proprietà edilizia e patrimonio immobiliare” (47% delle segnalazioni totali), soprattutto a causa del significativo numero di segnalazioni raccolte nella fase iniziale della collaborazione: da rendite catastali e affitti non dichiarati provengono circa 16 milioni di evasione accertata. Tuttavia, i campi di intervento più proficui, nei quali si vanno intensificando le segnalazioni dei Comuni, sono altri. Tra tutti, il vero “forziere” dell’alleanza Fisco-Comuni è il settore “urbanistica e territorio” (che riguarda in particolare le operazioni di speculazione edilizia), con una maggiore imposta accertata di 36 milioni di euro, pari al 41% del totale (circa 10 milioni di euro in più rispetto al dato del 2013), nonostante un numero di segnalazioni relativamente ridotto (2.900, pari all’11% del totale). 

Molto redditizie anche le segnalazioni sui “finti poveri”, vale a dire i contribuenti che manifestano un tenore di vita in palese contrasto con i redditi dichiarati, con 25 milioni di euro accertati (29% del totale). Risulta significativa anche l’evasione scoperta nel settore “commercio e professioni”, in particolare a carico di soggetti che svolgono attività commerciali completamente in nero o dietro lo schermo di associazioni (9,6 milioni di euro, pari all’11% del totale). Se poi si va a guardare cosa entra in cassa rispetto all’evasione scoperta, i settori dell’urbanistica e territorio e dei “finti poveri” si confermano i più redditizi, raccogliendo da soli quasi l’80% del riscosso totale.

Sono appunto le segnalazioni relative all’ambito “urbanistica e territorio” a determinare la parte più cospicua delle somme riscosse: quasi 15 milioni di euro, pari al 50% del totale. A livello territoriale, i proventi della collaborazione con l’Agenzia delle Entrate si concentrano in particolare nei comuni del modenese (8,5 milioni di euro), nella provincia di Bologna (7,2 milioni) e in quella di Reggio Emilia (4,4 milioni). Va ricordato che anche per il triennio 2015-2017, la percentuale del riscosso che spetta al Comune è pari al 100%.

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