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Economia Via Divisione Acqui / Via Divisione Acqui

Scorporo di Maserati da Fca, finanza e produzione a confronto

Si fanno insistenti le voci di un riassetto del grande gruppo automobilistico, ma o sindacati mettono in guardia su problemi concreti. Ne è l'esempio quello della continuità produttiva dello stabilimento di via Divisione Acqui

In questi ultimi giorni l'informazione economica si è occupata di possibili ulteriori spin-off dalla casa madre Fiat Chrysler Automobiles (Fca) tra cui anche quelli di Maserati Auto e Alfa Romeo. E' stata la nota agenzia Bloomberg a citare alcune fonti secondo le quali il Lingotto sta discutendo il piano e una decisione potrebbe arrivare agli inizi del 2018.

Una strategia finanziara che riguarda molto da vicino Modena e della quale tuttavia non sono giunte conferme, nè alla stampa, nè tantomeno internamente da parte della direzione aziendale del Tridente. Le voci hanno richiamato l'attenzione della Fiom/Cgil Modena, che ritiene indispensabile un incontro con la direzione Fca e con gli altri sindacati: "I lavoratori hanno il diritto di sapere e di confrontarsi, perché ad oggi l'attenzione sui media si concentra esclusivamente sugli scenari finanziari, di assetti proprietari e non invece di innovazione di produzione". 

I metalmeccanici riportano sul tavolo il tema del futuro dello stabilimento modenese: "Ad oggi non c’è ancora nessuna certezza di quale sarà la produzione automobilistica nello stabilimento modenese, al termine degli attuali due modelli Maserati che a breve andranno ad esaurimento produttivo. Le istituzioni, sia locali che nazionali, devono mantenere alta l’attenzione, è opportuno che si adoperino per creare momenti di confronto e politiche attive con la direzione aziendale che scongiurino qualsiasi incertezza ed eventuali effetti negativi sugli stabilimenti produttivi – conclude la Fiom – ed invece favoriscano l'ulteriore rilancio dello stabilimento modenese del Tridente. 

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