Economia: la neve mette in ginocchio il distretto ceramico
Gozzi (Filtcem-Cgil): "Aziende ferme perché le materie prime sono bloccate al porto di Ravenna e altre che si vedono costrette ad attivare la cassa integrazione perché, senza gas, non possono lavorare"
Niente gas e niente materie prime. In queste condizioni, il distretto ceramico non può lavorare. Lo riferisce Manuela Gozzi del sindacato Filtcem-Cgil: pur ammettendo che non è ancora disponibile un quadro dettagliato della situazione, dai primi segnali avuti a Sassuolo, Formigine, Fiorano e Sassuolo "ci sono molte aziende ferme" che avrebbero iniziato a ricorrere agli ammortizzatori sociali. Le imprese sono ferme "perché la materia prima è bloccata al porto di Ravenna, e altre invece si vedono costrette ad attivare la cassa integrazione: non avendo il gas, queste non possono lavorare".
CONFINDUSTRIA - In totale, le imprese ceramiche aderenti alla riduzione della fornitura di gas sono 43, in maggioranza nel sassolese, come riferito da Andrea Serri, Confidustria ceramica: "Il patto di interrompibilità - ha spiegato - prevede che la situazioen torni alla normalità sabato mattina alle 6, perciò credo sia più facile mettere le persone in ferie che non attivare una procedura di cassa integrazione ordinaria".