
Carpi, la Goldoni ammessa al concordato liquidatorio. Restano forti dubbi
La Regione annuncia la scelta del Tribunale e prova a tenere aperto il dialogo con le imprese
Il Tribunale ha ammesso il concordato liquidatorio per la ex Goldoni trattori di Carpi. E' la novità annunciata oggi dall'assessore regionale alle Attività produttive, Vincenzo Colla, rispondendo in Assemblea legislativa alla leghista Maura Catellani. "La novità di questa mattina- dice Colla- è che il concordato è stato ammesso dal Tribunale, ma con grande perplessità, perchè per farlo reggere, il Tribunale vuole delle risposte" dal gruppo cinese proprietario dell'azienda. Per il 21 gennaio "sono stati convocati i creditori", ma nel frattempo il Tribunale si aspetta "la consegna del marchio- spiega Colla- e la liberatoria dei 50 milioni di euro di crediti all'interno del gruppo". Si tratta di due aspetti "fondamentali" per poter garantire la continuità dell'azienda, afferma l'assessore.
Questo però allo stesso tempo significa che a gennaio il Tribunale potrebbe anche decidere che non sussistano le condizioni per procedere, rigettando quindi il concordato. Nel frattempo, "stiamo discutendo informalmente con il ministero e con soggetti industriali importanti". Ma si tratta di soluzioni, precisa Colla, che "possono avvenire solo all'interno della procedura di concordato, non fuori". Dopo il primo incontro del 18 settembre scorso, aggiunge poi Colla, "a breve il sottosegretario Todde dovrebbe convocare di nuovo il tavolo al ministero".
La questione è delicata, mette in chiaro Colla, anche perchè "è un'operazione che rischia di mettere in discussione anche le relazioni tra i due Paesi". La Goldoni infatti è in mano a un gruppo cinese a controllo statale. E nelle ultime settimane, "è successo qualcosa di incredibile- rileva Colla- mentre noi stavamo discutendo da due mesi di concordato in continuità, dall'azienda è stato formalizzato il concordato in liquidazione. Questo vuol dire liquidare tutti i creditori e chiudere".
Al momento, dunque, "il dialogo è molto difficile in questo scenario". Colla ci tiene però ad applaudire l'impegno dei lavoratori in presidio ("Sono encomiabili"), oltre alle istituzioni e alle forze politiche in campo per salvare l'azienda. "Noi siamo a disposizione per un impegno corale- assicura Catellani, dal canto suo- a sostegno dell'azienda, dei lavoratori e di tutto l'indotto".
(DIRE)