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Imu per il no-profit, l'Arci Modena incontra i parlamentari

Incontro il 21 marzo alle 18.00 alla Polisportiva Sacca con Davide Baruffi e Paolo Beni. Partecipano anche Albano Dugoni, Giuseppe Boschini, Valerio Zanni, Simone Tosi e Alberto Bellelli

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Dallo scorso febbraio Arci Modena ha intrapreso un dialogo con i parlamentari modenesi e gli amministratori locali per fare chiarezza sulle esenzioni Imu per le strutture no-profit. Il 21 marzo alle 18.00 è previsto un incontro di approfondimento sul tema alla Polisportiva Sacca (via Paltrinieri, 80 a Modena) con Davide Baruffi, parlamentare PD tra i primi ad interessarsi alla vicenda, e Paolo Beni, presidente Arci Nazionale e parlamentare PD. Il dibattito sarà moderato da Greta Barbolini, presidente Arci Modena, e interverranno: Albano Dugoni, portavoce Forum del Terzo Settore di Modena; Giuseppe Boschini, assessore al Bilancio del Comune di Modena; Valerio Zanni, Sindaco del Comune di San Cesario; Simone Tosi, assessore all'urbanistica del Comune di Carpi; Alberto Bellelli, assessore alle politiche sociali del Comune di Carpi.

"Abbiamo sollevato la discussione sulla questione Imu prima nelle nostre assemblee territoriali e poi portato le nostre perplessità all'attenzione dei parlamentari modenesi che ci hanno subito prestato attenzione" commenta Greta Barbolini "Dopo il nostro congresso provinciale abbiamo ricevuto il mandato dall'assemblea di continuare a chiedere chiarezza al Governo sulle norme di applicazione dell'imposta. Quest'incontro si inserisce, quindi, un lungo percorso durato mesi e rappresenta il momento per aggiornarci sullo stato di avanzamento dell'iter legislativo e far sentire la nostra voce preoccupata. Oltre ai parlamentari abbiamo pensato di coinvolgere gli amministratori locali delle realtà comunali dove è maggiore il numero dei circoli con sede in proprietà o diritto di superficie. Vorremmo uscire da questo incontro con un segnale chiaro su come proseguire e su cosa sia possibile fare per costruire insieme una maggiore chiarezza sulla questione e scongiurarne l'applicazione con criteri sbagliati e retroattivi, come fanno purtroppo presagire gli ultimi sviluppi."

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