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L'Acetaia Giusti inaugura il nuovo Museo del balsamico e i nuovi spazi

In un borgo antico completamente ristrutturato oltre al museo sono state trasferite le antiche acetaie e creati nuove spazi per l'accoglienza dei numerosi turisti che ogni anno visitano l'azienda

Taglio del nastro oggi, lunedì 1 ottobre, per il nuovo museo che ripercorre la storia del “Gran Deposito Aceto Balsamico di Giuseppe Giusti”, la più antica acetaia al mondo fondata a Modena nel 1605. La struttura, per la cui realizzazione sono stati investiti circa 2 milioni di euro, è inserita all’interno di un borgo antico completamente ristrutturato e si estende su una superficie di oltre 1.500 metri quadrati, con tre differenti edifici: oltre al museo, sono state trasferite le antiche acetaie dell’azienda, con 600 botti pluricentenarie, e creati nuovi spazi per l’accoglienza dei tanti visitatori, più di 20.000 nel solo 2017 (l’80% dei quali dall’estero) venuti a visitare l’azienda per conoscere tutti i segreti dell’Oro Nero di Modena.

Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte, tra gli altri, il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna Palma Costi, l’Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna Simona Caselli e il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.

“Questo museo ripercorre la storia della nostra azienda e dei suoi aceti balsamici dal 1605 ad oggi. Siamo orgogliosi di offrire il nostro contributo al turismo enogastronomico e culturale che tanto sta crescendo in Emilia-Romagna. Da tempo lavoriamo in rete con le tante eccellenze della regione: dalle altre produzioni enogastronomiche, ai motori, alla Casa Museo Luciano Pavarotti. Ampliare e arricchire l’offerta consentirà ai turisti di fermarsi più tempo nel nostro territorio, scoprendone così le innumerevoli ricchezze”, ha dichiarato Claudio Stefani amministratore delegato di Giusti.

All’interno del museo il visitatore è condotto in un viaggio lungo la storia d’Italia che si intreccia con i momenti vissuti, in oltre quattro secoli, dalla famiglia Giusti: il censimento del 1598, realizzato su ordine del duca Cesare d’Este dove compare, per la prima volta, la bottega Giusti; il riconoscimento ricevuto nel 1861, in occasione dell’unificazione d’Italia, durante l’Esposizione di Firenze; i diplomi europei, tra cui quello del 1889, durante l’Expo di Parigi quando venne inaugurata la Tour Eiffel. Senza tralasciare le prime etichette e i primi loghi realizzati, con approfondimento sulle tecniche di stampa di inizio Novecento.

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