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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Supermercati a confronto, la mappa della convenienza in provincia di Modena

Presentata la 27esima edizione dell'indagine di mercato svolta a Federconsumatori, che analizza diversi aspetti e mette a confronto le insegne della grande distribuzione sul nostro territorio

Dopo anni di dominio del Distretto ceramico, nel 2020 la città di Modena era tornata in testa alla classifica della convenienza sul fronte dei prezzi nei supermercati. Questo dato è cambiato ancora nel 2021, con il primato che ora compete al distretto di Carpi. Un territorio dove evidentemente la tensione competitiva, anche dovuta alle numerose aperture ed alla concorrenza dei Discount, ha portato ad un allineamento al basso dei prezzi nelle principali strutture. Carpi diventa così la città più conveniente della provincia per la spesa alimentare.

E' questo uno dei primi dati che emergono dalla 27esima indagine sui prezzi praticati dalla Grande Distribuzione nella nostraprovincia svolta in modo autonomo da Federconsumatori Modena

La battaglia Coop-Esselunga

Per molti anni l'indagine ha vissuto sul dualismo tra Coop ed Esselunga e trai loro diversi formati commerciali. La notizia era sempre quella, con Conad a volte ad inserirsi trai due con il proprio Iper. "La crisi strutturale del formato ipermercato, scelta radicale di Coop Estense a partire dagli anni ‘80, ha contribuito a determinare una condizione negativa per i conti aziendali, per soci e consumatori. In questo senso la revisione del modello ipermercato da parte di Coop, attualmente in corso, va seguita con attenzione", spiega Federconsumatori.

In ogni caso, a spuntarla anche quest’anno è Coop Alleanza 3.0, con Esselunga, che perde nel confronto con Coop in tutti i segmenti misurati, ad eccezione dei dati aggregati per insegna. Un dato dove Coop paga i prezzi più elevati praticati in quattro dei suoi sette Ipermercati, tema sul quale dirò più avanti. Nelle Grandi Marche il primo Esselunga è al decimo posto nel prezzo intero e scontato, ed al terzo nel riservato ai possessori di Carta Fidaty, area questa di grande impegno per l’azienda. Nel Grandi Marche è particolarmente negativa la performance di Esselunga a Modena, in fondo alla classifica anche nei prezzi delle Private Label, a poca distanza da Sassuolo e Soliera. Unico risultato positivo è nella classifica dei Primi prezzi, dove Esselunga di Modena si pone al settimo posto, dopo cinque discount e Panorama. Coop batte Esselunga nuovamente nelle consegne a domicilio e, assai nettamente, vince in assoluto in una delle novità di questa indagine: il paniere dei prodotti sanitari.

L'associazione spiega: "Un elemento importante, quello del contenimento dei prezzi dei prodotti resi indispensabili dalla pandemia, che deve essere considerato con attenzione. Le scelte di Esselunga sul fronte prezzi sono evidenti. Poco competitiva sui prezzi interi, impegno importante sulla promozionalità, ma senza risultati diversi dagli altri competitori. Sembra essere lontano il tempo nel quale Esselunga era la lepre irraggiungibile, dietro la quale arrancavano le altre insegne. Dopo aver azzeccato il formato commerciale preferito dai consumatori, oggi largamente imitato, l’azienda fondata da Bernardo Caprotti ha (dall’osservatorio modenese) probabilmente bisogno di un tagliando, nonostante gli importanti utili. Ad esempio, spingere in modo rilevante sugli sconti dedicati ai possessori di Carta Fedeltà funziona soltanto se non c’è un effetto trasferimento sui prezzi non scontati, cosa che probabilmente sta accadendo. Anche Coop Alleanza dovrebbe riflettere sulle eccessive differenze che si registrano trai propri Ipermercati nel paniere Grandi Marche, coi fanalini di coda Mirandola e Formigine. Si può fare certamente di più, e meglio. Più contenute invece le differenze nel paniere Private Label, dove i prodotti a marchio Coop sono certamente un elemento di successo di questa insegna, e in quello Primi prezzi".

Il ruolo di Conad

Ma il primo soggetto per quote di mercato in Italia non è né Coop né Esselunga, ma Conad. L’Ipermercato di questa insegna a Modena sale su di un podio molto stretto, con il primo posto condiviso nel paniere Grandi Marche coi due Ipercoop modenesi. Un allineamento che forse ha contribuito al sorpasso delle Terre d’Argine, con il supermercato Conad di via Pezzana a Carpi che, ad esempio, fa registrare prezzi minori dell’Iper della stessa catena. Rete Conad raramente competitiva nel paniere Grandi Marche, ma che registra discreti risultati nella propria Private Label. Se Conad “crede” nei prodotti a proprio marchio, che nella Rete considera centrali, stessa cosa non si può dire rispetto ai primi prezzi; classifica dove Conad stabilmente è agli ultimi posti per i prezzi praticati.

Vince ancora Rossetto

Nella classifica del negozio più conveniente, con la sua unica struttura di Fiorano, trionfa Rossetto. Vince però meno largamente del passato, ad una distanza non abissale dall’Ipercoop di Carpi. Ma il ridimensionamento di questo risultato è soprattutto legato alle modeste performance sugli altri indici. Rossetto ha un limitato assortimento col proprio marchio, tanto da rendere difficoltoso il rilevamento. In un mercato dove le Private Label hanno conquistato il 20% del mercato questa scelta non pare convincente, e certamente pesano le modeste dimensioni del Gruppo, che ha soltanto 25 punti vendita. Stessa cosa vale per i Primi prezzi, una categoria dove Rossetto non tenta la competizione né coi discount né coi diretti concorrenti. Rossetto, coi suoi ripetuti primi posti in classifica, non solo a Modena, ha deciso che il proprio core business è concentrato nei prodotti Grandi Marche a prezzo intero. Una posizione interessante, di un soggetto che con la sua “impertinenza” trasforma il commercio della GDO nelle aree dove si insedia. Infine il pesante arretramento di un’altra insegna con un unico supermercato in provincia. Unes ci aveva abituato ai secondi posti, dopo Rossetto; ora precipita a metà classifica, ad eccezione della propria Private Label, caratterizzata da prezzi bassi. Private Label che però, va ricordato, possono essere di qualità, e ovviamente di prezzo, assai diversi tra di loro.

I discount

Ovviamente sono stati misurati solo nella categoria Primi Prezzi, e non sono mancate le sorprese: i tre discount più convenienti sono situati nelle aree della provincia dove i prezzi sono più elevati. Per la prima volta un negozio in Appennino vince una classifica di qualunque natura, in questo caso Eurospin di Pavullo risulta il discount più conveniente della provincia, seguito dal Lidl di Finale Emilia e dall’Eurospin di Vignola. Male il Lidl di Modena, più caro del 6,5% del gemello di Finale. I discount hanno ormai raggiunto in Italia il 20% di quota di mercato, spinti dalla crisi economica, mentre in Germania la quota ha superato il 40%. Non è quindi più possibile considerare queste strutture marginali; vanno osservate con attenzione nei loro effetti sociali ed economici, negli effetti sulla filiera produttiva alimentare, nella concorrenza con gli altri formati, nell’occupazione e nella qualità dei prodotti venduti. Questo vorremmo fare nel prossimo futuro, anche al di fuori della nostra storica indagine sui prezzi.

Le precisazioni di Federconsumatori

"La ventisettesima indagine sui prezzi praticati dalla Grande Distribuzione in provincia di Modena è un unicum nel nostro paese. O meglio, è l’unica indagine indipendente e trasparente, promossa da un soggetto – Federconsumatori Modena – che non ha legami con le aziende che monitora. Federconsumatori non “acquista” i dati, ma in prima persona rileva migliaia di prezzi in decine di strutture commerciali della nostra provincia. Federconsumatori non “vende” i risultati dell’indagine e non propone, come altri fanno, bollini a pagamento per le insegne o i negozi più convenienti. I costi non indifferenti della nostra indagine sono a volte sostenuti – con difficoltà – dal nostro bilancio. Nel 2019 e 2020 abbiamo ottenuto un contributo rispettivamente dalla Regione Emilia Romagna e dal Ministero dello Sviluppo Economico, che ci hanno consentito di mantenere questo importante appuntamento. Ma questo comporta essere monitorati, controllati e verificati dai soggetti finanziatori. Bisogna essere in regola con le normative, bisogna essere una vera Associazione di Consumatori. Nessuno ce ne voglia per qualche critica impertinente o qualche consiglio non richiesto; per parte nostra interpretiamo così il nostro ruolo di Associazione, rigorosamente dalla parte dei Consumatori". E' possibile scaericare qui l'indagine completa.

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