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Economia

Modena, inflazione a dicembre +0,4% su base tendenziale annua

Stessa variazione su base congiunturale rispetto a novembre. Il tasso medio annuo di + 0,7 % relativo al 2013, se confermato da Istat, è fra i più bassi registrati da fine anni '50

L'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), calcolato nel mese di dicembre 2013 dal servizio Statistica del Comune di Modena, ha fatto registrare una variazione del + 0,4 per cento su base tendenziale annua, e del + 0,4 per cento. su base congiunturale rispetto al mese di novembre.

Il tasso medio annuo relativo al 2013 risulterà, se confermato da Istat, pari a + 0,7 per cento, valore fra i più bassi registrati. Per un dato analogo, infatti, bisogna risalire a fine anni ’50, mentre, dopo di allora, l’inflazione più bassa si è registrata nel 2009 quando è risultata pari all’1 %. “In particolare i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto - commenta Stefano Prampolini, assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Modena – nel 2013 hanno mostrato una forte decelerazione rispetto ai dati dell'anno precedente. Uno dei fattori principali e determinanti di questa discesa è stato probabilmente la debolezza della domanda interna. Il calo dei prezzi senza aumento delle vendite è un indice del protrarsi della crisi economica".

Entrando nello specifico dei dati relativi alle 12 divisioni prese in esame nel mese di dicembre la variazione più sensibile in aumento (+ 1,1 %) si registra per i “Trasporti”, dove sono stati rilevati in crescita i prezzi dei carburanti per autotrazione (a rilevazione locale), trasporto passeggeri aereo e su strada, trasporto marittimo e multimodale, acquisto di automobili (tutti a rilevazione nazionale), mentre sono in diminuzione le tariffe per il trasporto ferroviario passeggeri (a rilevazione nazionale). In crescita (+ 0,9 %) anche la divisione “Servizi ricettivi e di ristorazione”, dove aumentano i “servizi alloggio” per gli alberghi del territorio comunale (rilevazione locale) e, per motivi di natura stagionale, agriturismi e campeggi (rilevazione nazionale). Torna a crescere (+ 0,6 %), dopo mesi di valori negativi, il tasso congiunturale della divisione “Alimentari e bevande analcoliche”, dove si registrano aumenti diversificati all'interno delle varie classi di prodotto. In controtendenza risultano in diminuzione le quotazioni di frutta fresca e caffè tostato.

Identico aumento (+0,4%) per le divisioni “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili”, dove crescono le spese condominiali e il gasolio da riscaldamento, e “Ricreazione, spettacolo e cultura”, dove ad aumentare sono i costi per l'acquisto di fiori e servizi sportivi (a rilevazione locale), e pacchetti vacanza, libri, giornali e periodici (tutti a rilevazione nazionale). In diminuzione nella stessa divisione i prezzi di apparecchi foto-cine-video e loro riparazione, computer fissi e mobili, accessori informatici, giocattoli. Nella divisione “Bevande alcoliche e tabacchi” (+ 0,3 %) si segnalano incrementi su superalcolici, vini da tavola e birre, mentre la classe tabacchi resta invariata.

Non hanno fatto rilevare variazioni a dicembre le divisioni “Abbigliamento e calzature”, “Istruzione” e “Mobili articoli e servizi per la casa”, all’interno della quale però si segnalano aumenti su articoli tessili e beni non durevoli per la casa, compensati dalle diminuzioni di cristallerie, stoviglie e utensili domestici. Le rimanenti tre divisioni prese in esame sono tutte in calo della stessa percentuale (- 0,1 %). “In “Servizi sanitari e spese per la salute” è stato rilevato in diminuzione in dicembre il prezzo per l'acquisto di medicinali e altri prodotti medicali. In controtendenza sono stati registrati aumenti su attrezzature e apparecchi terapeutici. Alla divisione “Comunicazioni”, a intera rilevazione centralizzata, si segnala la diminuzione relativa all'acquisto di apparecchi telefonici e fax. Infine, alla diminuzione della divisione “Altri beni e servizi” hanno contribuito i cali rilevati sui prodotti di oreficeria, sulle assicurazioni per mezzi di trasporto e sui servizi finanziari (questi ultimi a rilevazione nazionale), compensati in parte dagli aumenti rilevati su apparecchi e articoli per la cura della persona e servizi legali.

I dati mensili sull’inflazione sono elaborati anche per frequenza d'acquisto dei prodotti (divisi tra quelli acquistati più spesso, quelli intermedi e quelli meno). In questa analisi, rispetto al mese di novembre, dal punto di vista congiunturale mensile si registra un aumento (+ 0,6 %) per quelli acquistati ad alta frequenza, un aumento maggiore (+ 0,7 %) per quelli a media frequenza di acquisto e una diminuzione (- 0,2 %) per quelli a bassa frequenza. Dal punto di vista tendenziale annuo, invece, l’aumento è di + 0,8 % per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto, di + 0,5 % per quelli a media, mentre c’è una diminuzione (- 0,3 %) per quelli a bassa frequenza.

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