Ladybird house e Gruppo CEIS insieme per un progetto di inserimento socio-lavorativo
A settembre un corso di formazione rivolto a donne ospiti di comunità protette
L’impegno di Ladybird House nel sociale si rinnova e il 5 e 6 settembre l’azienda modenese avvierà la collaborazione con il Consorzio Gruppo CEIS per un nuovo programma di inserimento socio-lavorativo. L’iniziativa, denominata da Ladybird house “progetto: colora”, coinvolge 20 ragazze minorenni e donne residenti in comunità e che hanno alle spalle un passato di tossicodipendenza, abusi o maltrattamenti. A queste donne verrà data la possibilità di seguire un corso di formazione per apprendere le tecniche base della professione di manicurista con lo scopo di coinvolgerle, far sentire loro la vicinanza della società locale e, se possibile, creare una possibilità professionale per il futuro.
L’azienda Ladybird house nasce a Modena agli inizi degli anni ’90 dalla brillante intuizione di due sorella, Cinzia e Libera Ciccomascolo, che hanno colto il grande potenziale che il settore nail poteva avere anche nel nostro Paese. Un’intuizione che si è rivelata vincente e che ha portato l’azienda a occupare un ruolo leader nel settore cosmetico delle unghie importando in Italia cinque dei più importanti marchi a livello mondiale: Ibd, ORLY, CND, EzFlow e SpaRitual.
"Ladybird House non si accontenta di fare bene il proprio lavoro, ma desidera anche fare del bene con il proprio lavoro. Da qui il desiderio di rivolgere l’attenzione verso le realtà e progetti del territorio orientati al sociale. L’azienda vede in queste iniziative la possibilità di rafforzare il rapporto tra azienda e comunità facendo sentire la propria presenza e promuovendo una cultura di civico spirito imprenditoriale. La speranza di Ladybird house e del Consorzio Gruppo CEIS è che per l’anno 2019 sia possibile attivare altre giornate di corso per coinvolgere anche altre ragazze in questa esperienza di formazione. Infine, è forte il desiderio che questa iniziativa possa essere d’ispirazione per altre aziende del territorio perché scelgano di mettersi in gioco e dare il proprio aiuto a chi ha bisogno di una seconda possibilità dalla vita".
