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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Ricchi e poveri, la mappa della disuguaglianza di reddito

Interessante esperimento grafico dell'analista Franco Morelli, che "dipinge" il reddito pro capite di ogni singolo comune italiano. Media alta nella nostra provincia, seppur tra alti e bassi. Ecco i dati

Si va dal massimo reddito pro capite di 25.053 euro del comune di Castelnuovo Rangone a quello minimo di 14.981 euro di Montecreto. Sono i due estremi della provincia di Modena inseriti nella classifica che ordina i comuni italiani secondo il reddito medio pro capite dichiarato (nel 2012) dai residenti. Si tratta di un esperimento realizzato dall'analista Franco Morelli, che ha disegnato una vera e propria mappa utilizzando i numeri forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sulle denunce dei redditi IRPEF 2012.

In questo modo l'esperto informatico romagnolo – che gestisce un blog sul quale è possibile visionare l'intera mappa – ha analizzato le disuguaglianze di di reddito tra le diverse aree del paese, componendo un mosaico in grado di fornire molti spunti. Inutile sottolineare come a prima vista si evidenzia chiaramente la disparità tra Nord e Sud e la maggiore ricchezza di Milano e Roma e dei capoluoghi. La nostra provincia gode di medie relativamente elevate, con punte massime appunto a Castelnuovo Rangone, ma anche a Modena città e nei comuni di Formigine, Sassuolo, Fiorano e Maranello. La richezza diminuisce progressivamente viaggiando verso gli appennini e verso la Bassa, dove si nota una zona particolarmente “depressa” composta da Novi, Concordia e San Possidonio.

“Oltre alle disuguaglianze territoriali che si notano nella mappa – scrive Morelli nel suo blog - esistono anche disuguaglianze nella distribuzione del reddito all'interno dello stesso Comune. Esistono luoghi in cui la ricchezza totale di pochi è molto più alta della ricchezza totale di una moltitudine di persone. L'Italia nel panorama europeo è fanalino di coda per quanto riguarda la disuguaglianza di reddito. Per misurare la disuguale distribuzione della ricchezza si usa l'indice di Gini , un numero compreso tra 0 e 1 che più e grande e più manifesta una concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi. Se l'indice di Gini è 0 allora la ricchezza è distribuita in modo uguale a tutte le persone, se è uguale a 1 allora è il caso limite in cui una persona ha tutto e gli altri non hanno niente”.
 
“Ho calcolato l'indice di Gini per ciascun Comune italiano, ho verificato di avere fatto un lavoro accettabile confrontando con i risultati della Banca d'Italia – prosegue la nota di Morelli - e ho messo in relazione reddito medio pro-capite e indice di Gini costruendo un grafico di dispersione in cui ogni pallino è un Comune. Il grafico non evidenzia una chiara correlazione tra l'aumento di reddito pro-capite e l'aumento di disuguaglianza ma consente di individuare quali sono in Italia i luoghi con reddito pro-capite più alto e quelli con maggiore disuguaglianza di reddito tra gli abitanti”.

SUPER-RICCHI - In quali luoghi vi sono poche persone molto più ricche della media dei loro compaesani? Morelli ha soddisfatto questa curiosità e d ecco il risultato. Ai primi posti le città di Lenno (2 Milioni di Euro pro-capite annuali), Lajatico (dove vive Andrea Bocelli, buon contribuente), Agordo (quartier generale di Luxottica) e Tavullia (paese di Valentino Rossi).

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