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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Marchionne “dribbla” le tute blu, Fiom: “Inaccettabile”

Polemiche davanti alla Fondazione bIagi, dove la Fiom/Cgil aspettava l'ad di FCA per consegnare una lettera sui problemi dello stabilimento Maserati. Marchionne ha seguito percorsi diversi, scatenando l'ira dei metalmeccanici

“Trovo inaccettabile che l’Ad di Fca dottor Marchionne, ancora una volta, abbia evitato di incontrare la Fiom/Cgil e di ricevere la lettera sulla Maserati e sulle preoccupazioni del sindacato e dei lavoratori sulle prospettive dello stabilimento modenese. Stamattina, infatti, dopo oltre 3 ore di attesa davanti alla Fondazione Biagi, non è stato possibile in nessun modo recapitare la lettera”. Queste le parole con cui Cesare Pizzolla, segretario Fiom Modena, ha commentato l'attesa nella mattinata odierna, dove il numero uno di Fiat ha tenuto la propria lectio magistralis per lapertura dell'Anno Accademico di Unimore.

“Non incontrare la Fiom/Cgil non risolve i problemi dello stabilimento Maserati, dove è bene ricordare che siamo al secondo mese di Cigo per 305 lavoratori per 9 giorni al mese. Il comportamento di Marchionne conferma quanta poca considerazione ci sia nei confronti di chi rappresenta i lavoratori, o meglio i “colleghi” come lo stesso Marchionne ama definire i lavoratori – ha ggiunto Pizzolla - Vorrei anche ricordare che i lavoratori sono il patrimonio principale per il successo di questa impresa e oserei dire che il loro contributo è fondamentale al raggiungimento dei risultati che permettono di quantificare anche il lauto compenso del dottor Marchionne. Quindi un po’ di rispetto in più ce lo saremmo aspettato!”.

La lettera verrà consegnata comunque oggi pomeriggio alle ore 16 ai dirigenti Maserati nell’incontro sull’esame congiunto sulla cassa integrazione. La Fiom/Cgil conferma che qualora anche nell’incontro di oggi pomeriggio, non ci fossero risposte a questa domanda, si valuteranno insieme ai lavoratori quali iniziative mettere in campo davanti ai cancelli dello stabilimento. 

Segue inceve una via separata la contrattazione delle sigle Cisl e Uil, che da tempo hanno scelto una politica moderata, evitando scontri diretti. “Ieri a Torino – spiega il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Claudio Mattiello – le sigle che hanno firmato il contratto Fca, cioè Fim, Uilm, Fismic, Ugl metalmeccanici e quadri, hanno incontrato l’ad Sergio Marchionne. Si sta valutando la situazione al fine di completare il piano che prevede entro il 2018 il rientro in fabbrica di tutti i lavoratori in cassa integrazione e solidarietà. Dello stabilimento di Modena discuteremo sia a livello nazionale che locale – aggiunge il segretario dei metalmeccanici cislini - Nel frattempo, al fine di ridurre l’impatto momentaneo della cassa integrazione, a circa cinquanta persone verrà offerta l’opportunità di lavorare presso gli stabilimento Ferrari. Il nostro obiettivo – sottolinea Mattiello - rimane la piena occupazione, un obiettivo perseguito e ottenuto grazie agli accordi sindacali che, con determinazione, abbiamo sottoscritto e difeso in questi anni, perché crediamo in un sistema di relazioni e partecipazione sia in Fca che in Cnh Industrial. Vogliamo meno ammortizzatori sociali e più lavoro”.

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