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Stellantis annuncia la gamma solo elettrica entro il 2030, i dubbi di Maserati

Lo stabilimento modenese ha appena effettuato la riconversione per puntare tutto sulla supersportiva MC20 e ritrovando la piena occupazione. Cosa cambierà nei prossimi anni?

«È importante comprendere se ci saranno ulteriori versioni della MC20 per rafforzare i volumi complessivi dello stabilimento Maserati di Modena». Lo afferma la Fim Cisl in un documento in cui commenta il piano industriale 2030 Stellantis, illustrato la settimana scorsa alla comunità finanziaria. L’amministratore delegato del gruppo Carlos Tavares ha annunciato che l’obiettivo di Stellantis è produrre in Europa solo auto elettriche entro il 2030.

Una scelta strategica condivisa dai metalmeccanici Cisl, purché siano chiariti gli aspetti problematici e le prospettive per gli stabilimenti italiani del gruppo.

«Per questo – dice la Fim - chiediamo che, a partire dall’incontro in sede ministeriale di oggi (giovedì 10 marzo), si apra un percorso concreto e puntuale su come s’intende sviluppare il piano nei suoi vari aspetti per cogliere l’obiettivo della salvaguardia industriale, occupazionale e la saturazione degli impianti».

A Modena, completati gli investimenti per l’area produzione e verniciatura previsti dal vecchio piano Fca, vengono attualmente prodotte la MC20 (la nuova supersportiva Maserati) e l’Alfa Romeo 4C. Gli occupati sono quasi 1.200, di cui circa 200 diretti di produzione e mille nel settore ingegneria.

«Con la partenza produttiva della MC20, dal secondo trimestre 2021 si è saturata la capacità produttiva dello stabilimento di Modena ed è stato azzerato l’uso degli ammortizzatori sociali – ricorda il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti - I volumi di MC20 sono in continua crescita e hanno raggiunto le 600 unità, pari al 70% delle produzioni dello stabilimento. Visto l’andamento del mercato, l’aspettativa è di crescere sia in volumi che in occupazione, in particolare nei diretti di produzione. Per noi, però, sono molto importanti anche i mille ingegneri impiegati a Modena al servizio di tutti i marchi Stellantis. È fondamentale - conclude il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale - che questa attività di ricerca, progettazione e sviluppo abbia una sua continuità e non subisca ridimensionamenti».

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