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I vini emiliani volano sui mercati esteri. Lambrusco sempre più leader

In vista di Vinitaly si fa il punto sull'andamento del mercato regionale, che dopo un biennio di difficoltà tra il 2014 e il 2015 ha ripreso a crescere. Germania, Usa e Canada i paesi di riferimento per l'export

Nel 2016 in Emilia-Romagna – secondo stime dell’Assessorato regionale all’agricoltura - sono stati prodotti oltre 7,16 milioni di ettolitri di vino (+6,1%), su una superficie di circa 51.500 ettari (-6%). La Plv (Produzione lorda vendibile) del settore si è attestata sui 315 milioni. Nella classifica per province, la quota più alta di vigneti si trova nel ravennate (29,7%); seguono Modena e Reggio Emilia, appaiate intorno al 15%, Forlì-Cesena (11,8%) e Bologna (11,7%).

Dopo un biennio 2014-2015 in flessione, in forte ripresa l’anno scorso l’export regionale di vino (+5%, pari a circa 290 milioni); una performance - segnala ancora Nomisma - migliore dell’analogo trend nazionale (+4,2%) e che per la prima volta ha visto i mercati extraUe sopravanzare per giro d’affari quelli comunitari (51% rispetto al 35% di dieci anni fa). Negli ultimi anni è molto cresciuta anche l’incidenza del vino in bottiglia, che ormai pesa per oltre la metà sull’export complessivo. Tra i Paesi più ricettivi per i vini emiliano-romagnoli svettano gli Usa, secondo mercato per importanza dopo la Germania (20,2% contro il 25,6%); al terzo posto il Canada (6,3%), seguita da Gran Bretagna (4,8%) e Francia (4,2%). Tra mercati extracomunitari in forte sviluppo Giappone, Russia e, soprattutto, la Cina.

Venendo ai consumi in casa nostra tra i vini emiliano-romagnoli più venduti il Lambrusco, che in base ad un’indagine Iri ha confermato anche nel 2016 il primato di vendite sugli scaffali della Gdo italiana (oltre 13 milioni di ettolitri in bottiglie, +2,5% in volume e +3,1% in valore). Altra etichetta in ascesa il Pignoletto che, nella scia del boom dei vini frizzanti, scala posizioni ed entra nella top five dei vini italiani con il più alto tasso di crescita dei consumi  (+14,2 in volume e +13,2% in valore).

Infine, tra le new entry pure il rosso Gutturnio, che un po’ a sorpresa guadagna il 14° posto nella classifica delle etichette più richieste nella Grande distribuzione, mettendo a segno la migliore performance in assoluto sia in volume (+7%), che in valore (+5,5%) tra le 14 Dop italiane più blasonate.

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