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Economia

Mercato immobiliare in ripresa. Centro storico ancora il più caro, zona nord la più economica

Dopo il tracollo registrato dal primo lockdown, il mercato immobiliare consolida la ripresa nel territorio di Modena e Provincia avviata oltre un anno fa, nel 2020, dopo la tregua concessa dall'ondata della pandemia. La zona più cara per vendita e affitto è il centro, quella più economica la zona nord della città

E' tornato l'interesse per le compravendite, anzi, fa sapere Anama Confesercenti Modena, è di gran lunga superiore alle attese e coinvolge attivamente all'incirca 4mila nuclei familiari che hanno intenzione di ricercare, o che stanno già ricercando, una nuova abitazione. 

"E' un segnale positivo che segna la ripresa del settore commenta Archimede Pingiori, Presidente di Anama Confesercenti Modena E' tornato l'interesse per le compravendite, la motivazione principale è dovuta alle inadeguatezze riscontrate durante la pandemia con la convivenza forzosa e anche alla necessità di avere dotazioni accessorie oggi spesso irrinunciabili. Utile è stato anche il supporto del settore bancario per coronare il desiderio di un miglioramento abitativo che ha consentito a migliaia di famiglie di comprare la casa desiderata". 

L'analisi del mercato

La ripresa del mercato ha portato ad una velocizzazione dei tempi di vendita, una riduzione degli sconti praticati e una lievitazione dei prezzi di vendita che si registrano più marcati in corrispondenza dei territori delle città.  Per quanto riguarda i prezzi di vendita e affitto (al metro quadro) al primo posto c'è il centro della città, con una media di 2.681 €/m2 come prezzo di vendita e di 12 €/m2 per l'affitto. A seguire la zona sud-est della città (Buon Pastore, Morane, Sant'Agnese e Vaciglio): 2.333 €/m2 in vendita e di 10,20 €/m2 in affitto. Al terzo posto invece la zona ovest (Villaggio Giardino, Cognento, Cittanova, Baggiovara) con 2.034 €/m2 in vendita e 9,80 €/m2 in affitto; al quarto posto la zona est (Sacca, Crocetta, San Lazzaro, Modena Est) con 1.849 €/m2 in vendita e 9,90 €/m2 in affitto; e infine la zona nord (Madonnina, Lesignana, Villanova) con 1.662 €/m2 in vendita e 9,70 €/m2 in affitto.

Tra le novità di rilievo c'è sicuramente una nuova esuberanza dei valori delle aree periferiche rispetto a quelle centrali anche se contenuta di qualche decimo di punto percentuale che rivela la richiesta di una quota di domanda di prima casa e sostituzione, solamente in parte intercettato dalle parti già esterne dei comuni capoluogo.  

Tra le fasce di età, quella tra i 18 e i 34 anni risulta essere la più propensa all'acquisto in un arco temporale dei prossimi 12 mesi e l'opzione abitativa viene ricercata in comuni di medie dimensioni, tra i 15 e 40mila abitanti. 

Per quanto riguarda gli immobili di impresa (sempre per i privati) la situazione risulta essere diversa: il ridimensionamento di alcune attività a causa della pandemia e il protratto cambiamento di modalità lavorative e consumo hanno lasciato tracce più profonde e alimentato incertezze per il prossimo futuro. Registriamo un recupero del numero di attività di transizioni, ma purtroppo questo non si è accompagnato a un aumento dei valori di riferimento. 

Invece sul versante Corporate (Aziende), si registra una situazione variegata a causa dell'impatto che la pandemia ha avuto sui diversi comparti e dalle conseguenze strutturali che potrebbero scaturire. Nonostante l'accelerazione per quanto riguarda le transizioni sul settore della logistica, si riscontrano le difficoltà degli altri segmenti di mercato. 

"Anche se la ripresa è sicuramente un segnale positivo - conclude Pingiori - sappiamo bene che, la resistenza prima e la risalita poi del mercato, dovrà essere valutata più complessivamente in un mercato normalizzato in cui si dovranno verificare le tendenze che hanno caratterizzato questa fase post emergenziale".

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