Il mattone esce dalla crisi, ma in città restano 6mila alloggi sfitti
I dati del mercato immobiliare segnano una significativa ripresa dopo anni di profondo rosso. Migliorano sia le vendite che le locazioni, ma resta altissimo il numero degli appartamenti vuoti a Modena città
"Otto anni di crollo" hanno dimezzato le compravendite, ma emerge qualche timido segnale di ripresa anche nel mercato immobiliare modenese. In generale, tiene meglio il capoluogo rispetto alla bassa. Lo rileva l'osservatorio immobiliare di Modena e provincia illustrato oggi da Fiaip, nella sala del Consiglio comunale. Se i prezzi per le città medie nel complesso torneranno positivi solo nel 2017, i dati aggiornati di Nomisma (marzo 2015) indicano un miglioramento a livello locale soprattutto sui tempi medi di vendita e locazione: se nel 2014 erano necessari 14 mesi per portare a termine una compravendita e 3,4 per una locazione, nel 2015 si cala rispettivamente a 11,5 e 2,9 mesi. Appare stabile, poi, lo sconto medio applicato sul prezzo.
Sul versante delle locazioni, inoltre, Modena registra una variazione annuale dei canoni pari al -1,1% contro una media (13 città di dimensioni analoghe) del -2,3%; i tempi di vendita sono scesi da 18 a 15 mesi, quelli di locazione da 10 a otto. Soffrono però i capannoni: se per quelli nuovi si riscontra una certa stabilizzazione della domanda, per quelli usati, la riduzione dei prezzi è superiore alla media, con una variazione annuale sul -4,3%. Stando ai dati degli agenti immobiliari Fiaip, emerge dunque che la riduzione dei prezzi immobiliari a livello locale è continuata nel primo semestre del 2014, anche se nel gruppo delle città intermedie, Modena compresa, la frenata risulta meno incisiva: la flessione di abitazioni nuove e usate si ferma rispettivamente a -3,3% e -3,7%, negozi e uffici a -3,7% e -3,8%.
Nel capoluogo, considerando tutto il periodo 2006-2014, i prezzi risultano diminuiti del 12,1% per le abitazioni usate e del 5,4% per le abitazioni nuove, dopo l'impennata del 2008. Considerando le compravendite di immobili residenziali nel modenese, negative tra 2012 e 2013, il confronto tra il primo semestre 2013 e il primo semestre 2014 consegna pero' un +39,1% per il capoluogo e un +9,4% per il resto del territorio, arrivando a un +17,1% per l'intera provincia (+4,5% l'Emilia-Romagna). Insomma, qualcosa si muove. Lo intravede anche il sindaco e presidente della Provincia, Gian Carlo Muzzarelli, che aprendo i lavori Fiaip ammette che sarà "soltanto la ripresa del credito bancario, unita ad una maggiore domanda da parte dei cittadini, a rimettere concretamente in moto il settore".
Muzzarelli, riconoscendo i tanti immobili in classe C anche nel territorio che vanno adeguati, a partire dalle norme antisismiche dopo gli eventi degli ultimi anni, conferma allo stesso tempo che "alcuni leggeri segnali positivi ci sono" e che "con lo 'sblocca Modena' genereremo 200 posti di lavoro".
Concorda il presidente nazionale Fiaip Paolo Righi: "Abbiamo condomini degli anni '50 e il cemento si consuma, dobbiamo efficientare e poter avere piani regolatori adeguati". La presidente del Consiglio comunale, Francesca Maletti, da parte sua, segnala il problema degli affitti colpiti da "tanta morosità a Modena, colpevole o meno: i proprietari tengono le case vuote per timore, abbiamo 6.000 appartamenti vuoti a Modena. Si fa fatica a dare risposte, non è facile trovare un equilibrio e le banche non aiutano".
(DIRE)