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Minelli ritira la candidatura, Bertinelli verso la riconferma alla guida del Consorzio del Parmigiano Reggiano

Il commento di Minelli: “Il bene del Consorzio e del Parmigiano Reggiano vengono prima di tutto. Ho scelto di ritirare la mia candidatura per evitare spaccature che avrebbero influito negativamente sulla gestione del Consorzio e di conseguenza sulla nostra filiera”

Kristian Minelli ha deciso di ritirare la sua candidatura alla presidenza del Consorzio Parmigiano Reggiano, la notizia è stata ufficializzata oggi nel corso dell’Assemblea Generale dei Consorziati. L’unico nome rimasto in lizza resta dunque quello del presidente uscente, Nicola Bertinelli

Minelli, mantovano e presidente del Caseificio Razionale Novese, motiva così la scelta di abbandonare la corsa: “Il bene del Consorzio e del Parmigiano Reggiano vengono prima di tutto. Ho scelto di ritirare la mia candidatura per evitare spaccature che avrebbero influito negativamente sulla gestione del Consorzio e di conseguenza sulla nostra filiera. La mia candidatura - e ringrazio l’Alleanza delle Cooperative per il sostegno ricevuto - è nata con l’obiettivo di assicurare al Consorzio Parmigiano Reggiano una gestione unitaria, forte e condivisa, frutto del confronto e della composizione delle istanze che animano le diverse componenti di questa straordinaria filiera. In occasione degli incontri degli ultimi giorni con i consiglieri eletti nel nuovo consiglio di amministrazione e con le organizzazioni professionali agricole e degli industriali, ho riscontrato apprezzamenti per il mio percorso professionale e per l’impegno come allevatore e come cooperatore. Da questi incontri ho maturato la convinzione che per tutti noi sia importante provare a condividere un percorso di gestione orientato al futuro di questo prodotto famoso in tutto il mondo a dimostrazione che è possibile trovare un punto di ripartenza condiviso da tutti, e garantire al Consorzio un sostegno corale e convinto nello svolgimento dei compiti ad esso attribuiti. Come la storia cooperativa ci insegna, non è con i rapporti di forza che si creano sviluppo e crescita, bensì con il dialogo e la ricerca costruttiva di una soluzione in grado di rispondere alle aspettative di coloro che, scegliendoci, ci hanno dato fiducia. Solo un Cda coeso e animato da spirito di collaborazione, pur nella naturale pluralità delle anime che lo compongono, può onorare adeguatamente il compito che gli è stato assegnato. Facciamo ora tutti assieme un passo in avanti per la definizione della squadra e delle priorità del programma per quattro anni di mandato densi di successi”.

L’Assemblea generale dei consorziati del Parmigiano Reggiano ha approvato a larga maggioranza il bilancio consuntivo 2020. L’Assemblea del Consorzio ha proceduto anche alla ratifica del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ente, composto da 28 membri con diritto di voto e 4 designati dagli enti pubblici d’Emilia-Romagna e Lombardia senza diritto di voto. Nel primo Consiglio avverrà l’elezione di presidente e vicepresidente.

Il bilancio 2020 ha evidenziato un incremento della produzione pari a 183.630 forme: 4,9% in più rispetto al 2019. Il Parmigiano Reggiano chiude l’anno con 3.937.823 forme prodotte contro le 3.754.193 dell’anno precedente. Sono conseguentemente aumentati i ricavi46.567.100 euro contro i 39.807.305 del 2019 - che derivano principalmente dai contributi che i caseifici devono versare al Consorzio per produrre la DOP.

Il 2020 ha visto un assestamento degli investimenti in marketing e comunicazione che si sono fermati a € 23,6 milioni di euro - pari al 50% dei ricavi - contro i 24,8 milioni del 2019. Le attività sono state continuamente riviste nel corso dell’anno e adeguate al nuovo contesto Covid che ha portato alla cancellazione dei principali eventi fieristici mondiali. Effetti della pandemia a parte, la comunicazione al consumo rappresenta comunque una delle leve fondamentali per sostenere l’incremento della produzione tramite lo sviluppo della domanda in Italia e all’estero.

L’Assemblea si è svolta in videoconferenza – per la seconda volta consecutiva negli oltre ottanta anni di storia del Consorzio - per garantire il rispetto delle norme anti-contagio. Nonostante ciò, la partecipazione è stata alta da tutte le province del comprensorio: oltre 190 produttori che rappresentano circa il 70% del totale dei caseifici del Parmigiano Reggiano.

Approvato il bilancio, l’attenzione dei produttori si è spostata sulla ratifica del nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio. Questa la suddivisione dei 28 consiglieri con diritto di voto, così come indicati dalle assemblee sezionali:

  • Consiglio di Sezione di Parma: Araldi Roberta, Bertinelli Nicola, Bertozzi Arnaldo, Bonati Andrea, Boni Renato, Corradi Gianluca, Cotti Luca, Gelfi Roberto, Rastelli Monica, Scarica Giuseppe.
  • Consiglio di Sezione di Reggio Emilia: Bezzi Alessandro, Catellani Giorgio, Gobetti Giovanni, Prandi Marco, Rizza Monica, Ruggi Giuseppe, Sartori Erika, Sfulcini Daniele, Sironi Giuseppe.
  • Consiglio di Sezione di Modena: Braghin Emilio, Benassi Claudio, Deluca Daniele, Minelli Kristian, Nascimbeni Andrea
  • Consiglio di Sezione di Mantova: Odini Cristian, Benedusi Paolo, Galeotti Vincenzo
  • Consiglio di Sezione di Bologna: Garagnani Guglielmo

Del Consiglio, senza diritto di voto, fanno inoltre parte Alessandro Capuci e Andrea Zanlari.

Questa la squadra che dovrà guidare il Consorzio per i prossimi quattro anni e che dovrà nominare presidente e vicepresidenti nel corso del prossimo Consiglio. Se il Parmigiano Reggiano, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ha chiuso il 2020 con un risultato positivo che premia la reputazione – vendite in Italia +7,9% e all’estero +10,7% e prezzi che sono tornati ad essere remunerativi, sono tante le sfide da affrontare nel 2021: dal collocamento sul mercato di una produzione in continuo aumento (3.940.000 forme, +4,9% rispetto al 2019) a dossier come Brexit, i dazi USA, la cui sospensione terminerà a luglio, fino alla lotta alla contraffazione sui mercati internazionali.

“Il bilancio 2020 segna il termine del mandato quadriennale di questo Consiglio di Amministrazione – ha affermato il presidente Nicola Bertinelli – Insieme abbiamo affrontato varie sfide: alcune ricorrenti, come la lotta alla contraffazione, la regolazione del piano di offerta, il tema dei prezzi; altre inedite, penso in particolare alla pandemia e ai dazi USA, fino a Brexit. Molte di queste ci hanno dimostrato quanto il futuro della nostra filiera sia condizionato dalle vicende internazionali e, al contempo, come il Consorzio e il Parmigiano Reggiano siano oggi in grado di stare al passo con un mondo sempre più complesso. Tutto ciò mentre, insieme, abbiamo progettato il futuro della filiera e messo a punto le attività per comunicare i nostri valori e quelli di Parmigiano Reggiano al consumatore finale. Ringrazio tutta la squadra uscente per aver contribuito con professionalità e passione ad affrontare queste sfide e a collocare il Parmigiano Reggiano su una traiettoria di crescita forte e di lungo periodo”.

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