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Economia

Smart Cities, Modena risale la classifica nell'ICity Rank 2019

Dopo il "tonfo" del 2018 la città che per altro ospita il festival delle smart cities risale al 9° posto della graduatoria annuale di FPA, società del gruppo Digital360

Per il sesto anno consecutivo Milano si conferma la città più smart d’Italia. A differenza degli ultimi anni, però, nel 2019 si riduce nettamente il divario fra il capoluogo lombardo e il resto del Paese. Firenze, seconda in classifica, è lontana solo due punti; anche Bologna, in terza posizione, diminuisce il distacco dalla vetta. BergamoTorinoTrentoVeneziaParmaModena e Reggio Emilia completano la classifica delle prime dieci smart city italiane, con risultati paragonabili al terzetto di testa in molti degli indicatori analizzati.

Sono alcuni dei risultati di ICity Rank 2019, il rapporto annuale di FPA, società del gruppo Digital360, che fotografa la situazione delle città italiane nel percorso per diventare intelligenti e sostenibili, ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili, capaci di introdurre innovazioni e promuovere sviluppo adattandosi ai cambiamenti in atto.

Modena raggiunge quindi il 9° posto e rientra nella top ten, dopo lo scivolone al 17° posto avvenuto lo scorso anno.

FPA ha individuato e analizzato sei dimensioni urbane interessate da processi di innovazione (solidità economica, mobilità sostenibile, tutela ambientale, qualità sociale, capacità di governo e trasformazione digitale), sintesi di oltre 100 indicatori (basati su più di 250 variabili) che, aggregati nell'indice finale ICity Rank, consentono di stilare la classifica finale dei 107 comuni capoluogo.

Modena spicca sotto il profilo della solidità economica, dove si piazza al 4° posto nazionale vedendo premiata sia l'innovazione che la presenza di Ict nelle imprese. C'è poi il 10° posto per la mobilità sostenibile, a cui fa però da contraltare il 42° per la tutela ambientale. In termini di qualità sociale Modena è 16esima, mentre è nona nell'indicatore "Capacità di governo". A risollevare la media è la trasformazione digitale, che comprende ovviamente i servizi online della pubblica amministrazione, che valgono il 4° posto nazionale.

“Il rapporto ICity Rank 2019 evidenzia come si stia progressivamente riducendo il divario tra Milano e le altre città - afferma Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA -. Se volessimo individuare una chiave di volta nel percorso verso la smart city, questa sarebbe certamente la capacità di conoscere e analizzare cosa avviene sui territori, incrociando i dati e le informazioni che arrivano dalle fonti più diverse, e utilizzandole poi per rispondere in maniera tempestiva e prendere decisioni mirate. Oggi non si può pensare di governare una città in maniera intelligente se non si possono governare i dati, attraverso processi che mettano insieme gli operatori pubblici e quelli privati che li producono e li detengono”.

“Le tre città più smart sono anche le prime tre nella graduatoria dedicata alla trasformazione digitale, a dimostrazione di come le nuove tecnologie possano dare una spinta importante all’evoluzione intelligente delle città - afferma Andrea Rangone, CEO di Digital360 -. La rivoluzione digitale sta già investendo in modo diretto i centri urbani, influenzando la produzione di beni e servizi e le relazioni sociali, creando le condizioni per offrire nuovi servizi individuali e nuove modalità di trasmissione dei servizi urbani collettivi. Soltanto le città che saranno capaci di utilizzare consapevolmente le nuove tecnologie di analisi dei big data che esse stesse producono diventeranno più competitive sia come luoghi di residenza che di produzione”.

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