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Economia

Un anno di vita per il Motor Valley Accelerator, 9 startup scelte per l'innovazione

Dalle tecnologie di ricarica elettrica ai biopolimeri, passando per blockchain , idrogeno radar e retrolifting ibrido. E nel 2022 centomila euro per una nuova selezione

Creare valore attraverso l’innovazione e la ricerca tecnologica, e mettere in connessione aziende e istituzioni con le startup nel settore della mobilità, questi i principali obiettivi del Motor Valley Accelerator, il programma di accelerazione nato nel novembre 2020 a Modena, nel cuore della Motor Valley emiliano-romagnola.

Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione dei risultati del primo anno di attività dell’acceleratore, alla presenza di Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena; Francesca Bria, Presidente CDP Venture Capital; Paolo Cavicchioli, Presidente della Fondazione di Modena; Eugenio Razelli, Presidente Motor Valley Accelerator e Niccolò Ubertalli, Responsabile UniCredit Italia. Nove le startup selezionate, frutto di un’accurata e ampia selezione da un bacino di oltre un centinaio di realtà analizzate, protagoniste di un’area expo allestita per il pomeriggio della giornata odierna (23 novembre) al Laboratorio Aperto – ex Aem di Modena.

Tra le startup italiane, c’è chi ha messo a punto una tecnologia per dare ai veicoli elettrici quelle sensazioni, in termini di suoni, vibrazioni, percezioni di guida e dinamiche, tipiche dei veicoli con motore a combustione; chi invece utilizza gli scarti dell’industria delle arance, per convertirli in un bio-polimero utilizzato nel processo di produzione di ecopelle sintetica per gli interni delle automobili; chi invece realizza software per la realizzazione di digital twin di componenti, come i motori elettrici, basate su modelli fisici. Altri sviluppano servizio di ricarica dei veicoli elettrici attraverso pacchi batteria montati su carrelli che consentono la ricarica delle batterie sul posto, e supercondensatori che forniscono un boost di potenza al powertrain elettrico.

Sono presenti anche startup che dall’estero hanno spostato la sede in Italia per accedere al programma, di cui una specializzata nello sviluppo di radar, per rendere meno costosa la guida autonoma, ed una che si occuperà della realizzazione di kit per il retrofitting ibrido, destinati alle auto equipaggiate con motore termico. A seguito dell’evento conclusivo la pausa sarà breve, e la ricerca di candidature per le startup che parteciperanno al nuovo percorso del 2022 ripartirà dal 16 Dicembre per l’opportunità di ricevere un investimento di 100.000 euro  e l’accesso al programma di accelerazione Motor Valley Accelerator a Modena nel corso del 2022.

Il “Motor Valley Accelerator”, l’Acceleratore Mobility della Rete Nazionale CDP, i cui ufficisono situati all’interno della sede UniCredit di Piazza Duomo, Modena, open space di oltre 600 metri quadrati, suddiviso in 3 aree dedicate al coworking, all’esposizione dei progetti e alla socializzazione - è nato da un’iniziativa CDP Venture Capital Sgr in collaborazione con Fondazione di Modena, UniCredit e Plug and Play.

L’acceleratore è gestito congiuntamente dal broker tecnologico modenese CRIT, con un’esperienza ventennale nella ricerca, analisi e condivisione di tecnologie per il settore industriale e da Plug and Play, la più grande piattaforma internazionale di innovazione e investitore early stage - con oltre 2000 startup accelerate solo nel 2020 e 500 aziende partner in 16 paesi, tra cui l’Italia dal 2019.

Le 9 imprese selezionate

Ohoskin è un’azienda nata a Catania nel 2019, che si inserisce in un contesto di circular economy, prendendo gli scarti dell’industria delle arance, notoriamente importante in Sicilia, per convertirli in un bio-polimero, utilizzato nel processo di produzione di ecopelle di lusso abbattendo la derivazione dal petrolio.

Reefilla di origine torinese, sta sviluppando un servizio di ricarica dei veicoli elettrici attraverso accumulatori di energia montati su carrelli che consentono la ricarica delle batterie sul posto, in caso di emergenza o nelle grandi città, caratterizzate da una dotazione insufficiente di colonnine e tante persone sprovviste di garage per ricarica domestica.

Novac, nata nel 2020, sta sviluppando dei supercondensatori, allo stato solido e modellabili, in grado di esaltare le prestazioni massime del powertrain elettrico e di regolare l’assorbimento di corrente, in modo da prolungare la vita utile delle batterie.

2electron nata nel 2018 a Venaria Reale (Torino), ha sviluppato tecnologie per portare sui veicoli elettrici quelle sensazioni, in termini di suoni, vibrazioni, percezioni di guida e dinamiche, tipiche dei veicoli con motore a combustione, delle quali molti utenti delle BEV e delle due ruote elettriche potrebbero sentire la mancanza.

La triestina Carchain, nata nel 2020, punta su una piattaforma pensata per la digitalizzazione di autoveicoli sulla blockchain tramite NFT. Le applicazioni vanno dal mercato dell’usato tradizionale, alle applicazioni su auto di lusso e del mercato delle auto classiche, dove la tracciabilità e le certificazioni della manutenzione, ma non solo, sono di primaria importanza.

Green Independence, originaria di Brindisi e aperta sempre nel 2020, ha sviluppato un dispositivo per realizzare la produzione diretta da solare ad idrogeno, col vantaggio di essere modulare, scalabile e di poter operare totalmente off-grid. Oltre a questo, il dispositivo è anche in grado di realizzare una funzione di carbon capture.

La padovana Hexadrive Engineering (classe 2020) ha come scopo lo sviluppo di un software per la realizzazione di digital twin di oggetti come i motori elettrici, basate su modelli fisici, che consentano in tempi di elaborazione molto rapidi la stima accurata di grandezze fisiche altrimenti difficilmente misurabili con i metodi tradizionali.

Dalla russa Invisens, fondata nel 2021, arriva una nuova famiglia ed architettura di radar, pensati per rendere meno costoso il set di sensori necessario per abilitare la guida autonoma e l’assistenza avanzata alla guida.

La croata REEV (nata nel 2019) è specializzata nella realizzazione di kit per il retrofitting ibrido, destinati alle auto equipaggiate con motore termico.

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