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Economia

Due nuove aree commerciali: 70 milioni investiti e 300 posti di lavoro in più

Modena lancia i prossimi Pip: via Pica e Ponte Alto. Sitta: «Serviranno al rilancio dell'industria leggera. Un metro quadro costerà meno di 200 euro»

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«Un aiuto molto concreto alla ripresa delle attività artigianali di medie e piccole dimensioni». Così definisce i 2 nuovi Pip (piani di insediamento produttivo), l’equivalente commerciale dei Peep residenziali, l’assessore alle Politiche economiche di Modena, Graziano Pini. «Un incentivo alle imprese che vogliono investire – prosegue il collega Daniele Sitta – innovando il modo di fare industria». I nuovi comparti produttivi, che saranno realizzati entro il 2013, copriranno una superficie di oltre 171 mila metri quadrati, per un investimento complessivo di 70 milioni di euro. «Alla fine le imprese potranno beneficiare di aree attrezzate all’avanguardia e a costi decisamente inferiori rispetto al mercato. Senza considerare che una nostra stima ha calcolato che l'indotto produrrà circa 300 posti di lavoro».

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MODENA EST - Ma non tutto sarà costruito ex novo. Diversi lotti prevedono la ristrutturazione, o l’ampliamento, di costruzioni già esistenti. Uno dei Pip sorgerà a Modena Est, in via Pica, una laterale di via Emilia. I lavori della prima porzione del progetto sono già iniziati e dovrebbero terminare a dicembre ( 50 mila metri per un costo di realizzazione di 590 mila euro). La seconda trance di lavori, invece, sarà di oltre 7 mila metri ma deve ancora partire. I lotti in cui è diviso il comparto sono 4, tutti già assegnati (130 euro al metro quadro).

PONTE ALTO - Situazione diversa, però, per il Pip 10, ovvero quello della zona Ovest della città. Il progetto (112 mila metri quadrati), approvato in aprile, cambierà in modo significativo la faccia della Bruciata: già pronto il piano esecutivo delle varie opere di urbanizzazione primaria, in corso di realizzazione invece il progetto per la costruzione di una centrale elettrica per il teleriscaldamento dei nuovi edifici. Su 19 lotti per adesso ne sono stati ‘portati a casa’ appena 5. Ma quelli del Comune sono solo 11, e Sitta è fiducioso che «ad arrivare a ottobre saranno tutti affidati». L’inizio dei lavori è stato previsto per maggio 2012; mentre la conclusione dell’opera per i primi mesi del 2013.

INNOVAZIONE - «Su questa area – spiega quindi il presidente del Consorzio attività produttive, Andrea Casagrande – un metro quadro costerà circa 185 euro, ma la novità importante è che tutto l’intervento è stato pensato per realizzare una zona in grado di autoprodursi energia elettrica e termica. Quindi un passo avanti nelle politiche urbanistiche ‘verdi’ dato che il comparto sarà all’avanguardia per quanto concerne il risparmio energetico». Il costo previsto è di 4 milioni e 770 mila euro. «Abbiamo contatti con 20 aziende interessate, dice Sitta, quindi siamo di fronte ad un segnale importante: se da due anni i privati non si sognavano nemmeno di investire, adesso qualche apertura c’è».

IL BOSCO – Dato che la zona interessata lambisce la tangenziale, il Comune ha pensato bene di creare ‘ad hoc’ una fascia di area boschiva che separi il nuovo comparto produttivo dalla strada. Per facilitare l’ingresso nella zona attualmente scoperta di quasi tutti i servizi di base, è in cantiere invece la realizzazione di una rotatoria, per allacciarsi al Pip 8, quello adiacente, così da ‘orientare’ i flussi di merci verso la tangenziale e non caricare eccessivamente la via Emilia Ovest.

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