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"Balsamico" cipriota, ora la palla passa agli Stati Membri dell'Ue

Il Ministero ha notificato il proprio parere: si apre ora la fase di consultazione tra gli Stati membri coinvolti e la Commissione, in attesa del pronunciamento dell’Unione Europea 

Il parere circostanziato del Governo Italiano circa la questione cipriota relativa al tentativo di produzione di "aceto balsamico" è stato ufficialmente notificato in sede europea. L’atto di opposizione formale è stato quindi inviato a Bruxelles nei tempi previsti dello stand still che scade il 23 settembre, con l’intento di fermare l’ennesimo tentativo di abuso del termine “aceto balsamico”.  

Come già avvenuto nei mesi scorsi con la questione slovena, anche Cipro ha recentemente apportato una modifica alle proprie leggi per etichettare e commercializzare come aceto balsamico una miscela di aceto, mosto d’uva e zucchero, andando anch’esso in palese contrasto con la normativa europea che regola le Indicazioni Geografiche. Prontamente, gli uffici tecnici del Mipaaf sono intervenuti affinché la documentazione richiesta per poter fare opposizione formale fosse pronta al più presto – la notizia è trapelata solo a settembre, pur essendo stato notificato da Cipro alla Commissione Europa questo intervento legislativo già lo scorso 22 giugno – per poterla trasmettere in tempo al dicastero competente per i successivi adempimenti, ovvero il Mise.  

“Era di fondamentale importanza – conferma Federico Desimoni, Direttore del Consorzio Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena – che la notifica avvenisse nei tempi previsti dalla norma nonostante il poco tempo a disposizione, e questo primo obiettivo è stato centrato. Torniamo quindi a ringraziare tutte le persone coinvolte, sia del Mipaaf che del Mise, che hanno reso possibile un intervento qualificato nel rispetto della tempistica imposta dal contesto.” 

Si apre ora la fase di consultazione tra gli Stati membri coinvolti e la Commissione, in cui Cipro sarà chiamato a motivare e giustificare l’iniziativa intrapresa e l’Italia a difendere la cultura della qualità e il sistema europeo dei prodotti DOP e IGP. 

“A nome di tutto il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena rinnovo il ringraziamento – ribadisce Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena – ai ministri per le Politiche Agricole Stefano Patuanelli e allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, ai sottosegretari Gian Marco Centinaio e Anna Ascani, nonché al Capo di Gabinetto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Avvocato Francesco Fortuna e a tutti i loro collaboratori per il l’efficace e tempestivo supporto”. 

Il dossier dovrà ora essere sottoposto ad uno stretto monitoraggio, che permetta di valutare le reazioni e la strada migliore per raggiungere una soluzione soddisfacente che vada a favore di tutti i produttori delle DOP e delle IGP. 

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