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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Un "barometro della felicità" per valutare il cima aziendale, il progetto di una coop modenese

Il progetto si baserà sulla piattaforma Beaconforce e sarà sviluppato dalla cooperativa emiliana People3.0. Anna Piacentini, CEO: “Idea sviluppata nell’ambito del confronto con le aziende testimonial. La pandemia ha portato nuova consapevolezza: benessere dei dipendenti e KPI vanno a braccetto”.

C’è un nuovo modello di impresa che va affermandosi sempre di più nella fase post-pandemica: sono le “Happy Company”, territori dove gli obiettivi aziendali sono legati a doppio filo al benessere dei dipendenti, dove trova spazio una diversa forma di leadership basata su relazione, fiducia e valorizzazione del singolo. E a breve potrà anche essere monitorata con precisione grazie al nuovo strumento per misurare il “clima” aziendale che la cooperativa modenese People3.0 sta sviluppando attraverso la piattaforma Beaconforce.

“L’idea di sviluppare una sorta di barometro aziendale che misuri scientificamente e con precisione l’ambiente di lavoro in termini di benessere e felicità dei dipendenti – spiega Anna Piacentini, CEO di People3.0 – è una diretta conseguenza degli incontri con tante aziende nel corso della Settimana Internazionale ‘Happiness at Work’ che abbiamo organizzato dal 20 al 24 settembre scorsi. Nel corso dei cinque giorni dell’evento abbiamo messo a confronto e ascoltato oltre 200 manager e imprenditori di tutto il Paese e di diversi settori, mettendoci in gioco sia in laboratori a piccoli gruppi molto partecipati che ascoltando testimonianze di aziende che hanno intrapreso un chiaro percorso verso il modello delle Happy Company. Esempi positivi e concreti, senza nascondere anche le difficoltà incontrate, che dimostrano come investire su benessere e felicità aziendale non solo sia possibile ma sia la chiave di volta per il futuro post-pandemico". 

Ma da dove partire? "Da più parti ci è stato richiesto un modello per capire ‘a che punto sono’ le aziende, come identificare le criticità, su quali aspetti lavorare prima o con maggiore intensità. Lo strumento che stiamo realizzando, vuole rispondere a queste domande e fornire chiare indicazioni ai manager per favorire la transizione in Happy Company”.

La piattaforma selezionata per dare vita a questo “barometro aziendale” sarà Beaconforce: “È uno strumento di coaching flessibile e versatile – conclude Piacentini -, già molto diffuso in diverse realtà per migliorare l’esperienza lavorativa dei dipendenti, la motivazione e, in definitiva, le prestazioni. Su questa architettura esistente People3.0 svilupperà un modello che consenta di analizzare lo stato dell’arte delle imprese e che fornisca chiare indicazioni per intraprendere un percorso di transizione verso il modello delle happy company. La sfida è grande e ci impegnerà per i prossimi mesi: il nostro team di coach e formatori sta lavorando alacremente mettendo a sistema decenni di esperienza sul campo, testimonianze di aziende italiane e internazionali, modelli e strategie esistenti. La strada, però, è segnata chiaramente: le testimonianze raccolte durante la Settimana Internazionale Happiness at Work dimostrano chiaramente che KPI aziendali e benessere dei dipendenti possono andare a braccetto”.

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