Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

A distanza di tanti mesi dall'evento simico che ha colpito il territorio dell'Emilia Romagna continua l'impegno per la ricostruzione e la ripresa e la formazione, finanziata con apposite risorse dalla regione, ha un ruolo cruciale per trasferire conoscenze e competenze che servono non solo a riprendere i ritmi produttivi interrotti dal sisma ma anche a introdurre innovazione e cambiamento nelle aziende.

L'azienda FAGIOLI S.P.A., storica realtà emiliana specializzata nel trasporto, sollevamento e movimentazione di oggetti pesanti, con sede a S. Ilario d'Enza (RE) ha deciso di cogliere l'opportunità delle risorse messe a disposizione dalla regione Emilia Romagna con il "Bando Sisma", per realizzare un piano di formazione per tecnici della movimentazione eccezionale, che permettesse di rispondere all'esigenza emergente di nuovo personale tecnico specializzato da inserire nei propri cantieri dislocati in Italia e all'estero.
Con il supporto di IFOA sono stati analizzati i fabbisogni aziendali , è stata realizzata la co-progettazione dell'intervento formativo e la pianificazione dell'attività didattica per mettere a punto un percorso formativo di 300 ore, di cui 140 in aula e 160 di training on the job nel Gruppo Fagioli, finalizzato all'istruzione di addetti alle attività di sollevamento e movimentazione di manufatti di grandi dimensioni con l'ausilio di macchinari ad alta tecnologia idraulica ed elettronica.

"Riteniamo molto importante questa opportunità offerta dalla regione Emilia Romagna", afferma Alessandra Rosi, Responsabile di Fagioli Accademy "perché la nostra azienda offre un servizio con alto contenuto tecnico e tecnologico e necessita di formazione approfondita. Inoltre, la tipologia di lavoro continuativo all'estero richiede un'attitudine alla trasferta e al lavoro in team accentuata. Per questi motivi" , continua Rosi "ci interessa particolarmente l'opportunità di un aiuto alla formazione, che ci dia la possibilità di attingere anche ad un ampio bacino di selezione, di farci conoscere come azienda e di conoscere a nostra volta le persone che potenzialmente potrebbero operare con noi. Data poi la particolarità delle nostre operazioni, per noi l'assunzione di personale che abbia maturato esperienza in altre aziende, non rappresenta un'alternativa percorribile in molti casi, per cui abbiamo assolutamente necessità di crescere i tecnici internamente".

"Rispetto al cogliere queste opportunità di finanziamento di programmi formativi c'e' ancora troppa diffidenza da parte della aziende che si soffermano soprattutto sulle difficoltà dei meccanismi burocratici legati al finanziamento pubblico e non sui vantaggi che possono trarne ", sostiene Alda Manini di IFOA e responsabile del corso. " Per fortuna qualche azienda inizia con lungimiranza ad informarsi sulle possibilità offerte per la formazione del personale da inserire in azienda e come nello specifico caso di Fagioli S.P.A. riesce a concretizzare l'opportunità. Bisogna aggiungere", conclude Manini, "che IFOA è stata scelta come partner in questa operazione per la sua esperienza nella progettazione tecnica in ambito meccanico e in continuità con l'attività di apprendistato e di gestione dei piani formativi sulla sicurezza che realizza con Fagioli S.P.A."

Lo scopo del percorso è per l'azienda quello di inserire nella propria organizzazione il maggior numero possibile di partecipanti che risulteranno idonei al termine della formazione e IFOA provvederà a favorire le opportunità occupazionali delle persone che eventualmente non potranno essere assorbite dal Gruppo Fagioli attivando i propri canali di domanda e offerta di lavoro presso altre aziende del settore.

Il progetto è stato approvato dalla regione Emilia Romagna in estate: ora sono aperte le iscrizioni e dopo le selezioni del 16 e il 17 ottobre, inizierà l'attività formativa presso la sede aziendale.

La priorità nell'accesso è per le persone residenti nei comuni colpiti dal sisma del maggio 2012 e su questo punto Alessandra Rosi aggiunge che "La selezione verterà preferibilmente su giovani con diploma tecnico, ma riteniamo comunque che persone provenienti da zone colpite duramente dal punto di vista economico abbiano lo spirito giusto per intraprendere un mestiere sfidante sia per le competenze tecniche che offre, sia per una prospettiva di esperienza di lavoro internazionale".

12 settembre 2013

Silvia Lodesani Ufficio Stampa
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