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Economia Sassuolo

Stop alla produzione, preoccupazione per il futuro della Vapor Europe

La multinazionale proprietaria dell'azienda di via Regina Pacis a Sassuolo ha annunciato cambiamenti che mettono sul "chi va là" i sindacati. Lo stabilimento si occuperà solo dell'assistenza post vendita

A seguito dell'incontro tenutosi nello scorso mese di luglio con l'attuale Amministratore delegato di Vapor Europe, la RSU e le Organizzazioni Sindacali Fim/Cisl e Fiom/Cgil rappresentate rispettivamente da Alessandro Bonfatti e Paolo Brini, congiuntamente ai lavoratori riuniti in assemblea, esprimono "disappunto e forte preoccupazione in merito alle" prospettive incerte e poco chiare per il futuro industriale ed occupazionale della ditta sassolese.

La Vapor Europe, azienda di 54 dipendenti che produce porte per treni e metro oggi facente parte della multinazionale Wabtec-Faveley, è da oltre trenta anni sul territorio e da alcuni  in uno stato di crisi affrontato fino ad oggi con il periodico utilizzo della cassa integrazione ordinaria e pochi nuovi investimenti.

L'obbiettivo esposto dall’Ad di eliminare tutta la prima produzione dallo stabilimento, relegandolo alla sola assistenza post-vendita, getta una luce piuttosto fosca sulla possibilità di sopravvivenza del sito nel suo complesso.

Pertanto Rsu e organizzazioni sindacali hanno inoltrato stamani una richiesta di incontro urgente all’Agenzia regionale lavoro, Presidenza della Provincia e Sindaco di Sassuolo affinché si apra un tavolo istituzionale attraverso cui costruire un piano industriale che possa fornire tutte le garanzie industriali ed occupazionali al sito produttivo di Sassuolo così come al resto delle filiali situate nel nostro paese.

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