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Le imprese al Comune: “Vendere azioni Hera e sanare conflitto interessi”

Domani sera Rete Imprese Italia presenta all'amministrazione comunale modenese le sue proposte per il rilancio dell'economia locale, prima fra tutte una nuova visione di Hera come strumento a servizio del territorio

Le imprese modenesi, rappresentate da Rete Imprese Italia, si incontreranno domani sera con il Vicesindaco Giuseppe Boschini e non sarà un incontro semplice, perchè sul tavolo c'è il bilancio comunale con le risorse da destinare alla ripresa dell'economia locale e la richiesta delle imprese di “vendere le azioni Hera per uscire dal conflitto di interessi” in cui il Comune si trova, da azionista e controllore. “Il sistema imprese soffre, è allo stremo, la tassazione reale raggiunge il 60% e il fattore tempo è fondamentale come mai – dichiara Nicola Fabbri, presidente di Rete Imprese Italia – Le scelte che vengono fatte o non vengono fatte in questo anno saranno determinanti per il futuro, perchè la crisi è un punto cruciale”.

Fabbri ha presentato stamattina l'iniziativa che le associazioni modenesi hanno deciso di mettere in campo per un dialogo aperto con l'amministrazione: “Siamo certi che esistano soluzioni diverse e possibili per cambiare la situazione. L'amministrazione deve farsi carico di questo, soprattutto ora che la nuova legge di stabilità dà ai Comuni una ampia possibilità di manovra sull'aspetto della tassazione”. 

“Su un bilancio da 242 milioni di euro, il 60% sono concentrati sul welfare, l'11,6% investito sull'attuazione del programma, mentre alle politiche economiche o attività amministrative e a servizi come quelli per il turismo sono dedicati circa 3 milioni - fa notare Rete Imprese - cioè il 70% di ciò che viene speso nello sport”. Anche per parlare di questo Cna, Confcommercio, Confesercenti e Lapam, le Associazioni di Riferimento di Rete Imprese Italia, hanno organizzato con il vicesindaco Giuseppe Boschini un incontro per domani sera alle 20.30 alla Camera di Commercio: “Nel capoluogo si contano circa 19mila imprese. Le nostre associazioni ne rappresentano circa il 60%. Rappresentiamo, cioè, gli interessi di migliaia e migliaia di famiglie di imprenditori che danno lavoro, nel capoluogo, a circa 50mila persone - spiegano le associazioni - Ecco perchè abbiamo voluto organizzare questo confronto, convinti che oggi servano scelte anche controcorrente per cercare un nuovo sviluppo della nostra comunità”.

Scelte controcorrente a cominciare proprio da Hera. Nella nostra città il costo di smaltimento dei rifiuti per le imprese negli ultimi 7 anni è cresciuto in media del 25%, con punte del 30% per alcune categorie. Secondo Fabbri, questo pone seri interrogativi rispetto al ruolo che la Modena ha esercitato per influenzare le politiche della multiutilty, soprattutto tenendo presente che i comuni del territorio modenese tramite Hsst, detengono più del 10% di azioni di Hera ed esprimono alcuni componenti del CdA, a cominciare dal vicepresidente. L'impressione di Rete Imprese è che “Modena si sia limitata ad incassare i dividendi, da ben 9 milioni solo nel 2012, assieme a quelli delle Farmacie comunali, e a svolgere un ruolo notarile rispetto a scelte che hanno puntato esclusivamente sulla tutela degli azionisti, mettendo in secondo piano le esigenze del territorio”. (DIRE)

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