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Piano di espansione a Maranello, a Ferrari 106 milioni dal Ministero

Transizione digitale ed ecologica, ricerca e nuove tecnologie a basso impatto ambientale, occupazione: la Ferrari investe nel futuro e nel territorio, siglato un Protocollo d’intesa con Ministero dello Sviluppo economico, Regione Emilia-Romagna e Invitalia

Arrivano i fondi pubblici a sostegno dell'importante piano di espansione di Ferrari a Maranello: già da qualche anno l'azienda del Cavallino si sta muovendo acquistando spazio intorno all'insefiamento storico e ora ha formalizzato un piano dial valore di mezzo miliardo. Oggi è stato sottoscritto un Protocollo di Intesa con il Ministero per lo Sviluppo Economico del Governo Italiano, Invitalia (Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A.) e la Regione Emilia-Romagna.

Il Protocollo prevede il sostegno delle istituzioni firmatarie al piano di Ferrari per investimenti tecnologici e produttivi, con un forte focus sull’innovazione e sull’impegno ambientale e sociale, che apporterà importanti benefici per il territorio di Maranello e di Modena oltre all’assunzione da parte della società di 250 nuovi dipendenti.

Il contributo del MISE, a valere sullo strumento del Contratto di Sviluppo, potrà essere fino a circa 106 milioni di Euro, e sarà destinato a progetti industriali e alle attività di ricerca e sviluppo per nuove tecnologie volte alla riduzione dell’impatto ambientale e alla digitalizzazione. La Regione Emilia-Romagna provvederà anch’essa a finanziare, in modo complementare, gli investimenti per la ricerca e sviluppo, la formazione e la tutela dell’ambiente, oltre a sostenere eventuali opere di infrastrutturazione logistica e telematica in collaborazione con gli altri enti locali coinvolti.

“L’innovazione è nel nostro DNA. Crediamo nel nostro territorio e vogliamo valorizzarlo attraverso dei progetti che apporteranno benefici concreti dal punto di vista ambientale e sociale, oltre a rafforzarne la competitività – ha affermato Benedetto Vigna, CEO di Ferrari – Nel realizzare il nostro piano di investimenti, siamo felici di poter contare sul supporto e la collaborazione delle istituzioni. Con noi i firmatari dell’accordo condividono l’obiettivo di rendere il territorio un polo di eccellenza e di crescente attrazione per le nuove competenze necessarie all’industria automobilistica”.

A firmare, insieme al presidente di Ferrari, John Elkann, il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il presidente Stefano Bonaccini, l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri. Presente l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla.

“Un progetto innovativo e di alto livello, che guarda alla transizione ecologica, a quella digitale e alla buona occupazione- sottolinea il presidente Bonaccini-. Un nuovo intervento che prende corpo in Emilia-Romagna, a beneficio del territorio e del Paese. Che ha radici nelle grandi professionalità interne alla Ferrari ma che può trovare nelle reti regionali dell’Alta tecnologia e dei Tecnopoli l’ecosistema migliore per potersi sviluppare, che unisce le nostre università e il mondo produttivo, filiere manifatturiere uniche al mondo, la formazione specialistica e le infrastrutture digitali che si rafforzano attorno al Big Data Technopole di Bologna e alla Data Valley emiliano-romagnola. L’attrattività complessiva del nostro sistema, in un quadro di valori, diritti e coralità definito nel Patto per il Lavoro e per il Clima firmato con tutte le parti sociali, rappresenta una carta in più per la ripartenza che vogliamo costruire insieme”.

La Regione Emilia-Romagna in maniera complementare al Mise, con le proprie strutture e con il supporto di Art-ER, sosterrà gli investimenti attraverso le modalità previste dalla Legge regionale 14 del 18 luglio 2014 (‘Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna’) che prevede l’istituto degli “Accordi per l’insediamento e lo sviluppo”.

Il sostegno della Regione potrà riguardare diversi ambiti. Da un lato gli interventi di ricerca e sviluppo, con particolare attenzione ai progetti col maggiore impatto territoriale per lo sviluppo della filiera dell’automotive, con il coinvolgimento dei Centri di ricerca regionali. E poi formazione, alte competenze e nuova occupazione; tutela dell’ambiente, decarbonizzazione e riduzione dei consumi energetici da fonti fossili nei processi produttivi. Inoltre, la Regione si impegna, in collaborazione con gli enti locali coinvolti, a sostenere eventuali opere di infrastrutturazione logistica e telematica.

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