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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Esuberi nelle redazioni delle gazzette, Regione pronta ad un tavolo

Baruffi risponde all'interrogazione di Amico e non esclude un appello al Governo. Il Gruppo SAE ha presentato un piano che prevede diversi tagli, trovando l'opposizione dei Cdr

La Regione Emilia-Romagna è pronta ad aprire il tavolo di crisi per la vertenza che riguarda Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio Emilia e La Nuova Ferrara. Senza escludere di andare a bussare anche alle porte del Governo. A dirlo è il sottosegretario alla presidenza della Regione, Davide Baruffi, rispondendo oggi in Assemblea legislativa all'interrogazione di Federico Amico, consigliere di Emilia-Romagna Coraggiosa. "Auspichiamo un rapido ritorno al tavolo di confronto", dice Baruffi, per poter "disegnare insieme soluzioni condivise che non penalizzino i lavoratori e consentano gli investimenti previsti". 

La posizione della Regione è netta. "L'azienda faccia un passo avanti- manda a dire Baruffi- la Regione è pronta a rendere disponibile uno spazio di confronto, senza escludere l'interessamento anche del Governo. E' necessario garantire e tutelare il patrimonio di competenze dei giornalisti e degli altri lavoratori delle testate e il pluralismo dell'informazione". Baruffi conferma poi l'intenzione della Giunta Bonaccini di adottare anche quest'anno una "nuova misura straordinaria di sostegno per il settore dell'editoria regionale, come nel 2020", a cui si dovrebbe aggiungere "un'ulteriore misura di sostegno per investimenti e la tutela occupazionale" nell'ambito della legge regionale per l'editoria.

Il Gruppo Sae, che ha acquistato le tre testate emiliane più Il Tirreno di Livorno nel dicembre scorso dal Gruppo Gedi, ha prospettato nei giorni scorsi un esubero di circa 40 giornalisti. Prospettiva che i cdr dei quotidiani coinvolti hanno respinto dichiarando lo stato di agitazione e arrivando allo sciopero nei giorni scorsi. "La richiesta di incontro con la proprietà è da sollecitare al più presto- afferma dal canto suo Amico- perchè il piano editoriale sia misurato e reso praticabile, nel rispetto dei lavoratori e del pluralismo del'informazione. Apprezzo anche l'impegno rispetto alle misure straordinarie che potranno essere messe in campo nei prossimi mesi".

(DIRE)

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